Søren Kierkegaard provò a spiegarlo per primo, o almeno meglio degli altri, versando litri d’inchiostro e richiedendo agli studenti di filosofia di fare lo stesso negli anni a seguire: il dubbio è uno dei grossi tormenti dell’uomo, che spesso finisce per scegliere di non scegliere quando, invece, una scelta andrebbe fatta a costo di sbagliare. Eccoci quindi ad applicare la filosofia dell’Ottocento alla MotoGP del 2023, in cui Marc Marquez si è trovato a dover fare i conti con un double long lap penalty per una manovra esagerata durante il GP del Portogallo. La FIM inizialmente chiede a Marquez di scontare la penalità in Argentina, poi ci ripensa nel momento in cui comincia a essere chiaro a tutti che Marc in Argentina non ci andrà. Così prova a cambiare la formula, sostituendo “GP dell’Argentina” con “primo GP a cui prenderà parte”. A questo punto HRC si scrolla la cenere di dosso e contesta la manovra, con tutte le ragioni del caso: una volta comunicata la penalità deve restare quella, perché è sulla base delle comunicazioni dell’arbitro che il giocatore fa le sue scelte. Come, nello specifico, la possibilità di non presentarsi in Argentina.
Così si è arrivati al ricorso, al rigetto e ai tempi morti che, nel frattempo, ci hanno restituito un Marc Marquez ancora infortunato e costretto a saltare anche il GP delle Americhe. La notizia evidentemente ha scosso le coscienze dei commissari, che si sono trovati in una situazione ancora più difficile: confermare la nuova sanzione ed imporre a Marc Marquez la penalità a Jerez o fare mea culpa mettendo sotto il tappeto l’ennesima brutta figura.
Ecco, se alla Corte d’Appello FIM avessero letto Kierkegaard saprebbero che una qualsiasi scelta è meglio di niente. Invece, nel tardo pomeriggio di oggi, la Federazione ha diramato un comunicato stampa di sei pagine composto da un elenco puntato di trenta diverse voci per dire che la decisione verrà sospesa e che “una decisione definitiva sul ricorso sarà resa a tempo debito”. Nello specifico, ad accompagnare il comunicato troviamo questa nota:
"Il 26 marzo 2023, nella gara MotoGP del Gran Premio Tissot de Portugal, il pannello dei commissari FIM MotoGP ha inflitto un doppio long lap penalty a Marc Marquez, pilota numero 93. In data 28 marzo 2023, lo stesso FIM MotoGP Stewards Panel ha notificato l'Applicazione della Sanzione inflitta al pilota per chiarire l'ambito della sua applicabilità.
A seguito del ricorso del pilota e dell'HRC - Repsol Honda Team contro l'applicazione della sanzione, i Commissari d'Appello della FIM hanno deciso di deferire il caso alla Corte d'Appello della MotoGP il 29 marzo 2023.
Conseguentemente, la Corte d'Appello di MotoGP si è pronunciata sulla richiesta di sospensione dell'esecuzione dell'Istanza della Sanzione presentata dai ricorrenti.
In data 12 aprile 2023 è stato emesso provvedimento di sospensiva dell'esecuzione dell'Istanza della Sanzione, notificato in pari data ai ricorrenti. Una decisione definitiva sul ricorso sarà resa a tempo debito”.
Va detto, ad ogni modo, che al netto di comunicazioni formali la Corte d’Appello FIM tende a dare ragione a Marc Marquez e ad HRC, il che rende ancora più inspiegabile il fatto che non sia stata presa una decisione vera e propria.