Oscar Haro si è ritirato dalla MotoGP a fine 2021, concludendo da braccio destro di Lucio Cecchinello una lunghissima carriera nelle corse. Ora, spesso e volentieri, racconta il suo punto di vista sulla MotoGP, regalando alla stampa di settore una sequela di titoli forti ogni volta che apre la bocca. Lo ha fatto anche stavolta parlando di Marc Marquez, che dopo l'Argentina salterà anche il GP delle Americhe a causa della frattura del primo metacarpo della mano destra rimediata in Portogallo. “Sono al telefono da un'ora con una persona vicina a Marc Márquez, è una situazione delicata”, ha chiarito subito. Poi però ha aggiunto un’altra frase, che va presa con le pinze nonostante la sua provata vicinanza ad HRC: “Sapevo già la scorsa settimana che Austin non sarebbe andato ma non potevo dire nulla”. Può darsi che Haro fosse stato già informato della cosa, ma ieri Stefan Bradl ha raccontato di aver ricevuto la notizia soltanto martedì, quando lo spagnolo ha effettuato una visita medica con l’equipe del dottor Ignacio Roger de Ona per stabilire se fosse pronto o meno al rientro. A questo punto ci sono due possibilità: o uno dei due non sta raccontando tutto, oppure Honda ha tenuto il suo collaudatore all’oscuro delle condizioni di Marc il più a lungo possibile, scelta quantomeno bizzarra se consideriamo che Stefan è stato chiamato a sostituirlo ad Austin. Va detto che, nella stessa intervista ai colleghi di Speedweek, Bradl è stato poco chiaro anche a proposito del telaio Kalex che avrebbe dovuto provare a Jerez, quando ha risposto di non saperne niente, anzi di non averlo visto affatto. Quello che stupisce, per l’ennesima volta, è quanto Honda comunichi poco all’esterno, chiudendosi in sé stessa fino ad generare dubbi tra appassionati e addetti ai lavori.
Quello che non cambia è che Marc tenterà di tornare solo a Jerez, cosa che Oscar Haro ha voluto spiegare così: “Il problema che ha Marc è che l'osso che si è rotto è molto piccolo. Nelle forti frenate che vanno da 340 km/h a 140 km/h, la forza della frenata va di pari passo. Se l'osso dovesse rompersi di nuovo starebbe fuori per quattro mesi. Chi lo ha operato è sempre in contatto con la squadra e l’indicazione è quella di tenerlo fermo in attesa di una completa guarigione. Marc sta usando le camere iperbariche per riprendersi in fretta”.