Marc Marquez non sarà ad Austin, indubbiamente uno dei circuiti che ama di più in tutto il calendario. Ad annunciarlo con un brevissimo comunicato stampa ci ha pensato HRC: "In seguito ad un ultima TAC, Marc Marquez e la sua equipe medica hanno confermato che il primo metacarpo (della mano destra, ndr) è ancora in via di guarigione. Dopo una stretta collaborazione, è stata presa la decisione di rinunciare al GP delle Americhe per concentrarsi sulla guarigione. Guasrisci presto Marc". A queste parole ne aggiunge qualcuna anche il diretto interessato sui propri profili social, citando il medico Ignacio Roger de Ona - chirurgo della mano che opera a Madrid - e promettendo di tornare in pista il prima possibile.
Inutile dire che difficilmente la stagione avrebbe potuto cominciare peggio per lui: gli sforzi del 2022, con la quarta operazione e il lungo recupero, sembrano adesso completamente inutili, anche considerando il fatto che Honda non ha ancora una moto vincente da affidargli al ritorno. Viene da chiedersi come cambierà l'approccio di Marquez adesso che il mondiale si allontana, che serve una rimonta alla Bagnaia senza però avere i mezzi per riuscirci.
In gioco c’è tanto, per tutti. La MotoGP si rilancia ma deve farlo senza il suo fuoriclasse, il suo spettacolo oltre la norma che per anni ha creato attriti, aspettative e stupore. La Honda, che a Termas de Rio Hondo ha dovuto rinunciare anche a Joan Mir, si trova spaesata e senza mezzi per dimostrare di essere ancora la casa motociclistica più importante al mondo, trovandosi quindi ad affrontare una crisi tanto tecnica quanto umana.
E poi c’è lui, Marc Marquez. Ora sono quattro anni così, durissimi, a singhiozzo in pista e a piangere fuori, quando in circuito non può andarci. Non è bastato il lavoro di anni e nemmeno l'essersi pentito per l'approccio cosi duro in passato, perché se ti chiami Marc Marquez quando sei lì con un pilota davanti non vedi più nulla, non ragioni più. Ora che per Marc sono arrivati anche i trent’anni e il tempo è sempre meno c’è da aspettarsi un’altra moss al limite, forse disperata. Non domani e probabilmente nemmeno tra un mese, ma dall'addio alla Honda al ritiro dalle corse niente è ormai da escludere del tutto.