Toccateci tutto in Italia, tranne il cibo. Una vecchia regola del nostro paese che viene confermata dal polverone scatenato dopo un articolo pubblicato negli scorsi giorni dalla testata americana Financial Times che con fantasiose ricostruzioni - sottolinea la Coldiretti - ha contestato le tradizioni culinarie nazionali più celebri, rivendicandone la paternità statunitense.
Qualche esempio? La carbonara, patrimonio dell'umanità romana, sarebbe stata inventata dagli americani così come il Parmigiano Reggiano che non sarebbe di Parma ma del Wisconsin, la patria dei falsi formaggi Made in Italy. Su quest'ultimo nell'articolo si legge che "prima degli anni 60 le forme di Parmigiano pesavano solo circa 10 kg - rispetto alle pesanti forme da 40 kg che conosciamo oggi - ed erano racchiuse in una spessa crosta nera. Aveva una consistenza era più grassa e morbida rispetto a quella attuale" e che "la sua esatta corrispondenza moderna è appunto proveniente dal Wisconsin e non dal nostro paese.
Sempre il FT arriva a mettere in dubbio la reale paternità di piatti tipici come il tiramisù, il panettone e il gorgonzola, ridisegnando il valore del Made in Italy in campo culinario. Un articolo che ha fatto arrabbiare molti, tra cui anche Coldiretti, che si è espressa in modo netto e duro contro le fantasiose rivendicazioni americane. Di questo pensiero anche l'italiano Lapo Elkann, imprenditore della stirpe Agnelli e grande rivendicatore del Made in Italy che, sulla sua pagina Twitter, ha pubblicato il famigerato articolo scrivendo: "Massimo rispetto per FT ma su questo punto non toccate il mio Paese".