“Lasciate ogni speranza voi che entrate”. Dante, nella sua Divina Commedia, l’aveva immaginato scritto all’ingresso dell’Inferno, Frankie Carchedi, invece, una frase del tutto simile, pur senza esplicitarla, la immagina sulla porta della MotoGP 2025. Sì, perché all’ormai ex capotecnico di Marc Marquez è bastato un anno di lavoro insieme all’otto volte campione del mondo per capire che il 93 è fatto di una pasta differente da tutti e che adesso che avrà tra le mani una Desmosedici 2025 per tutti gli altri sarà come trovarsi all’ingresso dell’inferno. I due nel 2025 non saranno insieme, visto che Carchedi resterà in Gresini, ma quello che insieme hanno fatto nel 2024 è sotto gli occhi di tutti, tanto che l’esperto capotecnico ritiene che Ducati abbia fatto la scelta migliore possibile preferendo Marquez a Martin per la squadra ufficiale. “Il ragazzo – ha spiegato in esclusiva al podcast di Crash.net - ha ottenuto 20 podi nel 2024, quindi lascio perdere per ora ogni previsione, ma ricordo a tutti che guidava una GP23”. Tre vittorie, un successo nelle sprint e due pole position: questi numeri sono un biglietto da visita che non si può sottovalutare, tanto che Carchedi è più che convinto che Marquez renderà la vita difficile davvero a tutti. Pecco Bagnaia in primis.
“Ne parleremo alla fine dell’anno! – ha aggiunto, rispondendo proprio alla domanda su chi la spunterà tra il 63 e il 93 - Non voglio dire troppo, ma so esattamente come andrà: secondo anno sulla Ducati, praticamente un upgrade di due anni in termini di meccanica per Marquez”. Il dubbio, quindi, non riguarda il talento puro o la reale capacità di vincere ancora, ma, semmai, solo il tempo che ci vorrà per prendere le misure della nuova moto e della nuova squadra. La stagione passata, infatti, ha evidenziato un abisso prestazionale tra le GP23 e le GP24 e Carchedi ha sottolineato come la sua squadra si sia confrontata con le altre GP23, cercando di emergere in un contesto dove i piloti di punta dominano. “Finire davanti a due GP24, Enea Bastianini e Franco Morbidelli, alla fine dell’anno è stato incredibile. Gli ingegneri Ducati sono in un momento di grande forma – ha spiegato - Sembra che non possano migliorare eppure trovano sempre il modo di rendere la moto ancora migliore ogni anno”.
Ma le corse non sono solo questione di mezzo tecnico. “Per finire davanti ai piloti della tua e di altre marche, devi avere anche il pilota giusto - ha aggiunto Carchedi, ponendo l'accento sul fattore umano - Marquez, con la sua esperienza e determinazione, potrebbe essere l'asso nella manica di Ducati per il futuro”. Entrando più nello specifico dei fine settimana di gara, per l’ex capomeccanico del 93 saranno importantissime le qualifiche: “Anche nel 2024 se andiamo a guardare abbiamo fatto molto bene, nella speciale classifica che metteva in palio una BMW siamo, di fatto, arrivati terzi dietro a Bagnaia e Martin e Marc a Motegi era praticamente in pole se non avessero annullato il giro. Diciamo che abbiamo saputo farci notare, ma il confronto vero per noi è sempre stato con le altre GP23, vale lo stesso per Honda, Yamaha e altri marchi: devi sempre guardare ciò che è uguale e comunque stiamo parlando di un pilota che era per la prima volta su una moto che altri guidavano da anni”.
Ma chi, secondo Carchedi, potrà impensierire Marc Marquez oltre Pecco Bagnaia? Un nome è scontato, ma l’altro è una sorpresa: "Jorge Martin è uno: non si vince un campionato del mondo per caso - ha detto - Penso che sia fantastico per la MotoGP avere un pilota di punta anche in un altro produttore, perché è quello che tutti vogliamo. Per quanto sia bello per noi che ora siamo alla Ducati, si vuole comunque che tutti i produttori siano competitivi con i piloti migliori. Quindi penso non solo a Jorge Martin, ma anche a Enea Bastianini con la KTM. Si mischieranno un po' le carte e è un bene per la MotoGP”.