BYD, la “Tesla” cinese, sta valutando la costruzione della sua prima fabbrica in Europa. La multinazionale dell’auto elettrica made in China sarebbe propensa a creare un proprio stabilimento ex novo anziché rilevare un sito già presente in Germania di proprietà della Ford. Così almeno secondo quanto dichiarato dal vicepresidente Stella Li dalla nuova sede centrale a Pasadena, in California. Non è nota però la località precisa dove l’impianto dovrebbe sorgere: non ci sono “ancora Paesi target”. Sicura, invece, è l’intenzione della BYD di investire in reti di vendita e rivendita e in centri di assistenza nel continente europeo, così da aggredire i mercati di Germania, Paesi scandinavi, Olanda, Francia e Inghilterra.
Il colosso di Shenzhen conta 300 mila dipendenti e 27 mila brevetti, e il suo maggiore azionista è il celebre finanziere americano Warren Buffet. In Cina controlla un terzo del mercato delle vetture elettriche, con risultanti oltre modo brillanti: un aumento del 209% di Nev vendute e del 184% di Bev, le auto a batteria, con un tasso di crescita superiore alla Tesla. In Italia, l’ingresso sul mercato dei modelli Han, Tang e Atto 3 è previsto nel corso di quest’anno, ma non c’è ancora un calendario d’uscita. Qui come nel resto d’Europa, e ancor più negli Stati Uniti, l’azienda cinese dovrà cercare di posizionarsi costruendo da zero l’immagine del proprio brand. Una sfida tutt’altro che facile.