Brutte notizie per il mercato delle auto elettriche, o per meglio dire, per la sua logistica. Per la prima volta un’azienda di trasporto, in questo caso una compagnia di navigazione, vieta l’imbarco di veicoli privati elettrici, ibridi e a idrogeno. E lo fa una compagnia norvegese, di uno Stato, cioè, in cui il 16% delle vetture in circolazione è a zero emissioni. A prendere la decisione è stata la Havila Kystruten, controllata dell'Havila Group, con sede centrale a Fosnavåg, 400 chilometri a nord di Bergen, seconda città della Norvegia. Le sue navi da crociera non potranno più trasportare auto elettriche ma anche quelle con motori convenzionali, le quali però potranno essere smistate in due soli porti, a Bergen e a Kirkenes.
La motivazione è la sicurezza: gli equipaggi non sono attrezzati per domare eventuali incendi, correndo così il rischio di mettere a repentaglio la vita dei passeggeri. La novità (che comunque riguarda solo 9 posti auto per nave) deriva probabilmente dal rogo del cargo Felicity Ace scoppiato al largo delle Azzorre, che ha causato danni per 250 milioni di euro. Nel febbraio dello scorso il bastimento della giapponese Mitsui OSK Lines era andato in fiamme contenendo 4 mila veicoli del gruppo Volkswagen, che si sono inabissati. Le cause non sono ancora chiare, ma l’ipotesi è che siano legate alle batterie delle auto elettriche. La Havila Kystruten ha così preferito eliminare drasticamente la possibilità di altri simili incidenti alla radice, con un divieto che rischia di avere un effetto a catena.