C’è chi li chiama crew chiefs, chi li chiama più ironicamente damigelli di compagnia e chi li chiama “vera forza di un campione”. In verità si chiamano semplicemente capi-meccanico e sono gli uomini più vicini ai piloti: figure fondamentali nel rapporto tra pilota e squadra. Ognuno il suo quindi, in legami che spesso non sono solo di lavoro, ma che si traducono anche in vere e proprie amicizie. Ecco perché di rivoluzioni in questo gioco delle coppie non se ne vedono mai tantissime, visto che ci sono piloti che mai e poi mai cambierebbero il loro capomeccanico, anche quando cambiano marchio e team. Anche quest’anno, quindi, di novità non ce ne saranno tantissime e quelle che vedremo sono già state annunciate da tempo.
Yamaha: Dovi e Quartararo non cambiano
A cominciare dal box Yamaha, dove il sodalizio che sembrava indissolubile tra Franco Morbidelli e Ramon Forcada si è interrotto. Con il passaggio da Petronas al Team Monster Energy, infatti, Morbidelli ha dovuto guardarsi intorno e la sua scelta è ricaduta su Patrick Primmer, ex sia di Valentino Rossi che di Jorge Lorenzo. Ramon Forcada, invece, affiancherà Andrea Dovizioso nel team satellite di Yamaha, con il compagno di squadra, Darryn Binder, che invece ha scelto l’esperienza di Noè Herrera, che fino ad ora ha lavorato nella Red Bull KTM Ajo con Raúl Fernández in Moto2. Nessun cambiamento, e non poteva essere altrimenti, invece, per il campione del mondo Fabio Quartararo che continuerà ad avere accanto Diego Gubellini.
Ducati: manca solo Casey Stoner
Zero rivoluzioni, ma coppie che potrebbero diventare trii, invece, in casa Ducati, visto che Jack Miller e Francesco Bagnaia continueranno ad interfacciarsi rispettivamente con Christian Pupulin e Christian Gabbarini, ma che potrebbero contare anche, almeno per alcuni gran premi, sull’assistenza diretta di Casey Stoner, in veste di coach. Una terza sedia, prestigiosissima, quindi, all’interno del box del Team Lenovo, da mettere in mezzo a quelle già occupate dai due capimeccanico. Sempre per quanto riguarda Ducati, nel Team Pramac Jorge Martín continuerà con Daniele Romagnoli e Johann Zarco con Marco Rigamonti, ma quello che manca, qui, è un Team Manager, dopo il passaggio di Francesco Guidotti in KTM, con il nome del sostituto che dovrebbe essere annunciato a giorni. Le sorti di altre due Desmosedici, quelle della VR46 Racing, saranno nelle mani, invece, di Marco Bezzecchi e Luca Marini, con il primo che sarà affiancato da Matteo Flamingni, il telemetrista storico di Valentino Rossi, e l’altro che, invece, erediterà dal fratello proprio il capomeccanico: David Munoz. Restand ancora in casa Ducati, il Team Gresini s’è invece garantito l’opera di Alberto Giribuola, che continuerà quindi a lavorare con Enea Bastianini, e Donatello Giovanotti che invece affiancherà il rookie Fabio DiGiannantonio.
Suzuki: serve, piuttosto, un team manager
Non cambierà niente, invece, nel box Suzuki per quanto riguarda i primi collaboratori dei piloti, con Joan Mir e Alex Rins che continueranno con Frankie Carchedi e José Manuel Cazeaux. Quest’ultimo è stato anche in predicato di assumere la direzione del team, per sostituire definitivamente la casella lasciata vuota lo scorso anno da Davide Brivio, ma pare che la scelta non sia stata particolarmente gradita a Mir e ai suoi uomini, con Suzuki che, quindi, si sta ancora guardando intorno per individuare l’uomo giusto e alleggerire il lavoro di Sahara.
Honda: resta tutto come è
In casa Honda, invece, le novità non riguarderanno il team ufficiale e nemmeno quello privato, visto che il sodalizio tra Marc Marquez e Santi Hernandez è a tutti gli effetti indissolubile, che pure Pol Espargarò ha scelto di continuare almeno fino a fine contratto con Ramon Aurin (l’uomo che in passato ha fatto le fortune di Dani Pedrosa) e che Takaaki Nakagami e Alex Marquez resteranno rispettivamente con Giacomo Guidotti e Christophe Bourguignon.
KTM: facce nuove quasi ovunque
La vera rivoluzione è avvenuta, piuttosto, in casa KTM, visto che sono cambiati sia il team manager che il direttore tecnico e che, con l’arrivo di due nuovi piloti, arriveranno anche due nuovi capimeccanico. In Tech3, infatti, Raúl Fernández collaborerà con Nicolas Goyon e il campione del mondo Moto2 in carica lavorerà con Alex Merhand e Esteban Garcia, ex di Maverick Vinales in Yamaha, a fare da supervisore. Per quanto riguarda il team ufficiale della casa austriaca, invece - già detto dell’arrivo di Francesco Guidotti e della promozione di Fabiano Sterlacchini – Miguel Oliveira e Brad Binder potranno contare ancora sui loro uomini di fiducia: Paul Trevathan e Andrés Madrid.
Aprilia: ok così!
Nessun cambiamento all’orizzonte, infine, in casa Aprilia, con Aleix Espargarò che continuerà a lavora con Antonio Jimenez, e Maverick Vinales che avrà ancora al suo fianco Giovanni Mottarollo, con cui ha già iniziato a lavorare nei pochi gran premi che lo spagnolo ha corso in questo 2021 con la moto di Noale.