Negli anni ci si è spesso chiesti perché la famiglia Schumacher si è sempre dimostrata così attenta alla privacy intorno alla salute di Michael dopo il terribile incidente che quasi dieci anni fa, sulle nevi di Meribel, ha cambiato per sempre la sua vita del campione di Formula 1.
La risposta arriva in questi giorni dopo una notizia sconvolgente arrivata dai pubblici ministeri della procura di Offenburg: "Una persona sconosciuta, presumibilmente all'epoca caro amico di Michael Schumacher avrebbe scattato di nascosto, durante una visita nella sua casa in Svizzera, alcune fotografie al sette volte campione del mondo disteso sul letto - mostrando così le reali condizioni di Schumacher dopo il trauma cranico che lo ha colpito - e una volta uscito dalla villa di Gland avrebbe provato ad offrirle a diverse testate giornalistiche, tedesche ed europee, chiedendo in cambio una cifra superiore al milione di euro".
Il tentativo di vendere le fotografie, "rubate" con l'inganno - e la fiducia che la famiglia Schumacher aveva posto nell'amico di Kaiser - non è però andato a buon fine: nessun media e nessun giornale avrebbe comprato le fotografie esclusive a quella cifra, ben consapevoli della mancata moralità degli scatti e del rischio di una pesantissima denuncia da parte degli Schumacher per la pubblicazione di un servizio che violerebbe in modo eclatante la "vita personale e la privacy" di un uomo non capace di intendere e di volere.
L'evento risalirebbe al 2016 e, dopo una denuncia arrivata contro l'uomo che oggi resta anonimo da parte della moglie Corinna Schumacher, la procura tedesca avrebbe fatto partire le indagini, risalendo così al tradimento di un ex amico pronto a tutto per tentare di guadagnare sul dolore di un uomo, oggi, indifeso.