Fabio Quartararo ha fatto tutto bene per il GP di casa: ha trovato la giusta messa a punto, si è concentrato sul passo, ha trovato la velocità. Niente da fare però nella roulette della Q2, quando Pecco Bagnaia si è imposto con uno strepitoso 1’30.450 portandosi dietro anche il compagno di squadra Jack Miller. La Ducati GP22 è finalmente a posto e sembra non accettare repliche, tanto che il francese si è dovuto accontentare di una quarta piazza. Aleix Espargarò, ancora una volta veloce dove nemmeno lui pensava di essere - lo spagnolo predilige piste veloci come Mugello e Barcellona - ha chiuso una prima fila che, di fatto, a Le Mans parla italiano. Quinto posto per Enea Bastianini, che forse si aspettava qualcosa in più, seguito da uno Johann Zarco che punta al recupero in gara. Seguono le due Suzuki (7° Mir e 8° Rins) in compagnia di Jorge Martin soltanto nono, mentre le tre Honda chiudono la quarta fila. Marc Marquez è decimo, Pol Espargarò 11°, Taka Nakagami 12°: è l’ennesima riprova del fatto che la moto ancora non è a posto e che allo stato attuale delle cose puntare alla vittoria è semplicemente impossibile,
Rispetto a Jerez de la Frontera però, con i primi tre piloti arrivati nello stesso ordine in cui erano partiti (Bagnaia, Quartararo, A. Espargarò), Le Mans preannuncia pioggia. E una gara bagnata, ancora una volta, potrebbe rimettere in discussione quanto visto in prova: la Yamaha M1 di Fabio Quartararo soffre l’acqua (e Mandalika con un asfalto così particolare non fa testo) mentre Marc Marquez potrebbe approfittarne esattamente come ha fatto lo scorso anno prima della caduta. Per non parlare di Jack Miller, da sempre veloce quando le condizioni della pista sono complicate.