Asse Parigi-Tahiti, 15mila chilometri di distanza, 12 ore di fuso orario, tutto questo per surfare in uno dei luoghi più iconici al mondo, a Teahupo'o, lì dove le onde infrangendosi sulla barriera corallina creano i migliori reefbreaks cioè onde potenti, profonde e particolarmente adatte ad essere domate dagli atleti in gara. Ancor prima di iniziare, questo sport è entrato nuovamente nella storia dei Giochi poiché non si era mai disputato un evento così lontano dalla sede principale delle Olimpiadi. La competizione di surf di Parigi 2024, infatti, non si svolgerà in Francia, ma a Tahiti, isola della Polinesia francese situata nell'Oceano Pacifico, luogo che da più di vent’anni ospita una delle tappe della World Surf League (WSL). Proprio perchè tra aprile e ottobre, i migliori surfisti del mondo monitorano le mappe delle mareggiate e le previsioni per cercare di prevedere quando il left-hand barrel dei sogni, l'onda che arriva da sinistra, raggiungerà la forma perfetta.
I 48 surfisti, 8 in più rispetto all’edizione giapponese saranno pronti a sfidarsi manche dopo manche, e nel mentre risiederanno nel “Villaggio Atleti” creato sull’isola e costituito da strutture temporanee sul modello delle tradizionali case polinesiane, alla fine dell’evento sarà convertito in alloggi sociali a beneficio della popolazione locale. La gara prenderà il via sabato 27 per concludersi martedì 31 luglio, i titoli in palio sono due: uno per la competizione maschile e uno per la femminile. In ogni manche i surfisti dovranno eseguire movimenti e acrobazie su un’onda, nel mentre saranno valutati da cinque giudici in base alla varietà, al tipo, e alla difficoltà delle acrobazie, da non sottovalutare anche velocità, potenza e scorrevolezza.
Gli atleti scenderanno in pista sulle shortboard, cioè tavole da surf più piccole e quindi più veloci e maneggevoli rendendola ideale per eseguire acrobazie spettacolari. L’Italia scenderà in acqua, rappresentata da Leonardo Fioravanti che dopo esser stato il primo surfista italiano ai Tokyo 2020 è pronto a ripetersi anche a Parigi 2024, grazie al pass ottenuto dopo la nona tappa del WSL Championship Tour. Lui, classe 1997, poliedrico e talentoso, appassionato di golf e tennis, tifoso dell’Inter, ma il suo idolo è Valentino Rossi tanto da scendere in acqua con il numero 46 sulla muta. Si innamora del surf a 5 anni, ed è in questo sport che ha trovato la sua strada raggiungendo i suoi migliori risultati: Campione europeo junior a soli 16 anni e un anno dopo, nel 2017 vicecampione del mondo junior arrivando secondo all'ISA World Junior Surfing Championship in Nicaragua e dal 2023 in pianta stabile ai World Surf Games ISA.
In un’intervista al sito World Surf League, Fioravanti ha dichiarato: ”I Giochi Olimpici sono un sogno. Ho avuto una prima esperienza a Tokyo 2020 e qualificarsi per i prossimi Giochi è un sogno che si realizza per me, rappresentare la mia nazione. Sono un italiano molto orgoglioso, sono grato per il supporto che mi arriva dall’Italia, dai tifosi, dalla federazione, dal gruppo sportivo e dal Comitato Olimpico. Questa volta non andiamo per partecipare, andremo per prendere una medaglia”. Nonostante l’esperienza, entra ai Giochi Olimpici da underdog poiché i favoriti sono l’hawaiano John John Florence, n.1 del mondo, pronto a sfidare la selezione di stelle brasiliana formata da Filipe Toledo, il tre volte campione del mondo Gabriel Medina, Joao Chianca e il campione Olimpico Italo Ferreira, il cui stile si adatta perfettamente alle onde di Teahupo'o. Occhi puntati anche su Griffin Colapinto, numero due al mondo e Jack Robinson numero tre, che cercheranno di insidiare il dominio brasiliano. L’azzurro però cercherà di difendersi nella speranza di replicare la gara fatta a Tahiti lo scorso anno, dove strappò meritatamente il terzo posto. Che la ricerca dell’onda perfetta abbia inizio.