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Olimpiadi, ma quanto ca*are ha fatto la cerimonia di apertura? L'abbiamo vista in Francia e a parte Gimbo Tamberi che perde la fede, Mattarella con il poncho, la nazionale azzurra, Nadal, Celine Dion e la pioggia…

  • di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

27 luglio 2024

Olimpiadi, ma quanto ca*are ha fatto la cerimonia di apertura? L'abbiamo vista in Francia e a parte Gimbo Tamberi che perde la fede, Mattarella con il poncho, la nazionale azzurra, Nadal, Celine Dion e la pioggia…
Ok, ma come è andata la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi? Se l'avete vista lo sapete, altrimenti... Ecco l'effetto che ha fatto. Noi l’abbiamo seguita sia dalla Francia che dall’Italia ed ecco top e flop: dall’esibizione di Celine Dion, al forfait di Jannik Sinner, a Gimbo Tamberi che perde la fede, passando per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il poncho anti pioggia. Ma agli organizzatori e a Thomas Jolly, direttore artistico dell'apertura, cos'è venuto in mente?

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Ma avete visto la serata di apertura delle Olimpiadi? Ecco, se eravate a fare un aperitivo, una cena, o a mangiare anche il cibo più scadente che ci sia in circolazione, sappiate che avete fatto la scelta migliore. Io sono in Francia e per problemi che non sto qui a spiegarvi ho visto l’avvio della kermesse in francese. Loro erano entusiasti e fieri della loro originalità, in tv i conduttori altro non facevano che esaltare ogni singola iniziativa originalmente inguardabile che hanno preso i loro connazionale. Se avessi dovuto solo senitre i commenti che altro non erano che "incredibile, fantastico straordinario", avrei creduto di essere pazza. Ma, per fortuna, nel gruppo MOW ho avuto un minimo di conforto: abbiamo commentato increduli la bruttezza e soprattutto la noia di ore e ore di sfilate di atleti sui battelli che percorrevano la Senna. Ritmi lenti, di cui l’unica cosa che ricordiamo, al momento, è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il poncho impermeabile utilizzato a causa della pioggia e la notizia di Gimbo Tamberi che ha perso la fede nella Senna. Tra uno spettacolo e l’altro che non si distinguevano se non per il cambio di protagonisti, che però erano per lo più identici tra loro e conciati allo stesso modo, proviamo nostalgia per le Olimpiadi di Londra del 2012.

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I francesi, che pensano di avere gusto in tutto, di poterci insegnare come comportarci, vestirci e parlare, beh, forse dovrebbero chiedere a un event planner italiano come spendere i miliardi che hanno investito. Investiti in un qualcosa che non solo a breve svanirà nel nulla da un punto di vista fisico e materiale, ma che, purtroppo, resterà impresso nella nostra memoria non certamente per la bellezza, ma per la ricerca spasmodica di un’originalità che poi diventa trash, kitsch e fuori luogo. Fuori luogo come lo è stato l’ennesimo discorso sulle “Olimpiadi della parità di genere”, ma in che senso? Giustamente, proprio da un punto di vista di prestazioni fisiche, le nazionali sono ancora (e speriamo lo restino in eterno) divise in maschile e femminile, per cui non capiamo di quale parità si debba parlare. Ma sappiamo che mettere di mezzo diritti così a caso fa sempre bene per avere un po’ di consenso e creare un po’ di hype. Ma poi loro, così tanto nazionalisti, attenti alla forma e alla tradizione, ci possono spiegare perché, invece della classica fiaccola che resta accesa dopo l’arrivo del tedoforo, hanno dovuto trasformare la fiaccola in una mongolfiera? Spettacolo? Manie di grandezza? Dalla chat di MOW i commenti che sono emersi sono abbastanza politicamente scorretti, ed è per questo che vi renderemo partecipi solo di quelli più soft: “Organizzazione da mille milioni di euro e non un ombrello per un centenario”, “Sinner ha saltato le Olimpiadi come con Sanremo. Ha detto: ‘Io 'sta cafonata no grazie. Ha fatto bene’”, “chi è tutta sta gente, non so descrivere la bruttezza”, “poi perché hanno tutti i calzini della Germania dell'est?”, “hanno la divisa di Baywatch senior”, “sembra l'apertura delle Olimpiadi e invece è lo Scacco Matto di Fiorenzuola”, "oh, finalmente è arrivata una gioia: Nadal". Poi c’è stata la bellissima esibizione di Celine Dion, ma, anche lì ci siamo chiesti “ma questi una cantante francese non ce l’hanno?”. Beh, come al solito, i momenti più interessanti li offriamo noi italiani, che siamo i veri patrioti e non abbiamo bisogno di fare spettacoli così trash. 

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