Dopo un mese duro come quello appena trascorso in seguito al weekend di gara a Melbourne, Charles Leclerc è arrivato a Baku pronto per la rivincita: da una parte la voglia di massimizzare i risultati di una Ferrari certo non al livello della Red Bull ma sicuramente in grado di lottare per il podio, mentre dall'altra l'intenzione di mettere a tacere le voci su un suo possibile addio dalla rossa di Maranello, emerse in questo periodo di grande difficoltà per la squadra.
"Non vado da nessuna parte" ha ripetuto nel giovedì delle interviste a Baku e con i fatti lo ha poi dimostrato il venerdì e il sabato di gara mettendo a segno due pole position incredibili e, sceso dalla macchina, battendosi il dito sul cuore all'altezza del cavallino Ferrari. Un'ulteriore prova della grande devozione del pilota monegasco arriva dall'ultima intervista che ha rilasciato alla testata tedesca Bild, dove Leclerc ha raccontato di questo periodo e dei suoi progetti per il futuro: "L'aspettativa prima dell'inizio della stagione era decisamente diversa rispetto a quella che abbiamo oggi perché al momento non siamo al livello della Red Bull. Hanno un vantaggio e abbiamo un sacco di lavoro davanti a noi per colmare il divario e tornare in lotta per il titolo. Non posso dire quanto tempo ci vorrà. Ma abbiamo imparato molte cose sulla nostra auto nelle ultime settimane e l'abbiamo capita meglio. Su questa base ora possiamo costruire pezzo per pezzo in modo da poter di nuovo puntare alle vittorie, sono fiducioso".
Scacciato quindi lo spauracchio dell'addio alla Ferrari, magari per uno scambio con Lewis Hamilton in Mercedes: "Quando sogno di essere un giorno campione del mondo nella mia immaginazione indosso una tuta da corsa rossa e scendo da una macchina rossa. Non tutti i piloti possono dirlo apertamente ma penso che ogni pilota di Formula 1 vorrebbe guidare per la Ferrari. Quindi sono fortunato di poter oggi far parte della Ferrari".
Leclerc ha poi oggi dalla sua parte l'arrivo di un team principal con cui ha già lavorato in passato e che stima sotto ogni punto di vista: "Fred ha una buona visione a medio e lungo termine della squadra. Non ho dubbi che sia lui che può riportare la Ferrari in cima. Fred, nei suoi compiti precedenti, ha dimostrato di sapere quali viti girare per avere successo".