Ci risiamo. Il giovane e il vecchio, quello che ha tutto da dimostrare e quello che non ha ancora finito di stupire. A uno manca solo un record per abbattere ogni classifica nella storia del proprio sport mentre nessun record porta ancora il nome dell'altro. Stanno agli angoli opposti dello schieramento di questa Formula 1 ma, vestiti dello stesso colore, sono compagni di squadra. George Russell e Lewis Hamilton, che neanche nell'altezza sembrano trovare un punto in comune, sono forse la coppia più interessante di questo mondiale 2022.
La squadra di Toto Wolff, passata da essere la regina della griglia per otto lunghi anni all'outsider di questa stagione, cerca di risolvere i problemi di una W13 capricciosa e piena di segreti. E mentre i due piloti britannici provano a sfruttare al meglio i risultati possibili in pista, ritrovandosi un po' a sorpresa secondi nella classifica mondiale dopo i problemi di affidabilità della più veloce Red Bull, si battagliano da lontano, con la fortuna una volta a favore di uno e una volta a favore dell'altro.
E si inizia a parlare. Di George Russell a podio in Australia, del suo secondo posto in classifica piloti ben più avanti di Hamilton, dei primi malcontenti di Lewis che però guai, a dare per morto. Si inizia a parlare perché questa storia qui, quella di un giovane contro un vecchio e di un vecchio contro un giovane, che è la più classica delle storie del motorsport. Quella di cui lo stesso Hamilton è stato protagonista assoluto contro il Fernando Alonso nemico giurato in casa McLaren.
Storie fatta di amicizia, perché no, dove il sette volte campione del mondo loda il giovane rampollo della Mercedes e dove Russell riempie di complimenti il maestro e idolo di una vita intera Hamilton. Storie di piccole soddisfazioni taciute, di ripicche, di un fastidio che non ha radice se non dentro il senso profondo della competizione, dello sport, del desiderio di vincere su tutti gli altri, che sono tutti nemici alla fine, e il tuo compagno di squadra è il primo tra loro.
Quello con la tua stessa macchina, l'unico che gioca ad armi pari contro di te. Quello in grado per la prima volta di farti sentire vecchio, da una parte, o troppo giovane e inesperto, dall'altra.
Storie piccole che potrebbero diventare enormi e storie enormi destinate a restare piccole. Che rendono questi due compagni, diversi ma uguali nella competizione, i protagonisti più interessanti e inaspettati di questo mondiale del cambiamento.