Mai dire mai. Sono queste le parole utilizzate da Lewis Hamilton per descrivere il suo futuro in Formula 1 e la decisione, firmata in un contratto biennale con Mercedes, di proseguire in Formula 1 dopo i 40 anni, proseguendo con la sua incredibile carriera. "Mai dire mai" perché, fino a pochi anni fa, era stato lo stesso campione inglese ad allontanare la possibilità di correre nella massima serie ancora a lungo, spiegando di volersi dedicare ad altre passioni al compimento dei 40 anni. Le cose però, soprattutto dopo Abu Dhabi 2021, sono cambiate per Lewis e così anche le sue prospettive e i suoi sogni per il futuro. Da qui la decisione di restare in Mercedes con un nuovo contratto biennale che lo legherà alla squadra di Toto Wolff nel 2024 e nel 2025, in attesa di conoscere i suoi piani per il 2026, anno di grande cambiamento per la Formula 1.
Ma che cosa ha davvero fatto cambiare idea a Hamilton e perché oggi le sue parole sono molto diverse rispetto a quelle di qualche anno fa? A raccontarlo è stato lo stesso Lewis nel corso di un'intervista rilasciata alla BBC: "Quello che bisogna imparare nella vita è che non devi mai dire mai. Non pensavo di continuare fino a quarant'anni perché quelle in F1 sono stagioni dannatamente lunghe ed estenuanti che comportano un lungo periodo di tempo lontano da tutti, e sono 16 anni che lo faccio". A farlo cedere però c'è sempre la passione per le corse, un amore che non lo lascia anche dopo sette titoli mondiali conquistati: "Mi piace ancora guidare e mi piace ancora salire in macchina. Quando la mettono in moto e ci sono tutte quelle persone intorno a te ai box ho ancora il sorriso sulla faccia come il primo giorno in cui ho guidato, non è cambiato niente".
Una passione però continua a richiedere enormi sacrifici, fisici e mentali, che Hamilton conosce oggi molto bene: "Non è affatto facile rimanere al meglio, impegnarsi, continuare ad allenarsi, continuare a dare risultati. C’è molta pressione, si viene esaminati in continuazione e io mi trovo in un momento della mia vita in cui non c’è modo di vincere. Se vinco una gara, si dice che sono un sette volte campione del mondo. Se non vado bene, vengo criticato: a questo punto della vita posso solo perdere. Quindi, sicuramente c’è stato un periodo in cui mi sono chiesto se volessi affrontare tutto questo".
Sarebbe sicuramente stato più facile per Hamilton lasciare la Formula 1 al "vertice" del suo successo, o dopo lo scandalo del 2021, perché oggi - spiega lui - "può solo perdere", ma l'amore per la velocità e per il mondo che lo ha reso un sette volte campione iridato rimane più forte di tutto il resto.