Lin Jarvis ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di GPOne, con Paolo Scalera che - nella conversazione suddivisa in due tranches - ha scucito parole interessanti dalle labbra del riservatissimo manager britannico. Il principale volto dirigenziale dellla sezione racing di Yamaha ha dovuto subito affrontare due tasti dolenti: la scarsa competitività della M1 in MotoGP e la solitudine del team ufficiale di Iwata in top class, poiché unico costruttore a non usufruire dei dati e del supporto di una squadra satellite. Proprio riferendosi alla questione scottante del team clienti, ritenuto indispensabile nella MotoGP odierna per restare al passo dei migliori, Lin Jarvis ha ammesso la gravità della mancanza e si è detto al lavoro in ottica 2025. Il Managing Director di Yamaha non si è nascosto, ha ribadito che la soluzione ideale sarebbe quella di un accordo con uno dei migliori team privati in circolazione, ovvero il Team Mooney VR46 di Valentino Rossi (affiliato a Ducati almeno fino a dicembre 2024), con cui sussistono forti legami economici, tecnici e affettivi. Proprio in tema di affetto, nei rapporti tra Yamaha e VR46, ultimamente qualcosa stona: se Iwata ha interesse a strappare il team di Valentino Rossi da Ducati, allora perché la scorsa settimana ha scaricato Franco Morbidelli, pilota fondativo della VR46 Riders Academy? Sarà convenuto, a Yamaha, ufficializzare bruscamente - alla svelta - la non riconferma di Franco, annunciando poche ore dopo l'intesa con Alex Rins? Morbidelli che, va sottolineato, in questa prima parte di stagione ha guidato ai livelli del compagno di squadra Fabio Quartararo. Morbidelli che, anche nei momenti più difficili, non ha mai puntato il dito contro Iwata, parlando sempre in prima persona plurale.
I dubbi permangono, e non resta che provare a dissolverli attraverso le dichiarazioni e i chiarimenti snocciolati da Lin Jarvis: "Abbiamo molte attività assieme alla VR46, siamo anche loro partner tecnici. Poi c'è il progetto Moto2 pagato da Yamaha Japan. Aggiungiamo che Vale è il nostro brand ambassador. Per noi ha senso scegliere il team di Rossi...senza contare che oggi il migliore team satellite è il suo. Ed ha anche ottimi piloti! Per convincerli per prima cosa dobbiamo disporre di moto competitive, offrendo loro condizioni interessanti. Nello scenario ideale è la nostra prima scelta, ma ce n'è sempre una seconda. Parlo direttamente con tutti i membri della VR46 e, continuamente, anche con Valentino. Se la Yamaha sarà competitiva loro saranno aperti nei nostri confronti, ma è ancora troppo presto al momento. Parlando invece di Morbidelli...dopo l'uscita di Vinales si era creata una situazione speciale. Quando Franky è arrivato non abbiamo preso con lui Forcada perché Ramon era con un altro team (nel Team Petronas, ndr), ma non credo sia stato un errore. Ho un grande rispetto per Ramon, ma lo abbiamo deciso assieme. Al tempo il nostro pacchetto era buono, non è stato un capotecnico a limitarlo. Non sappiamo chi tra Morbidelli e Rins sarà il migliore. Alla fine la scelta di un pilota è sempre una scommessa, non c'è garanzia. Ma era il tempo di fare un cambiamento nel team ed è una buona soluzione anche per Franky che avrà nuovi stimoli".
Se per Jarvis non ci saranno garanzie sulla bontà della scelta di sostituire Morbidelli con Rins, dall'altra parte c'è sicuramente un Fabio Quartararo che alla Yamaha chiese garanzie già a giugno 2022, quando Iwata diede rassicurazioni al Diablo e lui rinnovò per altri due anni. La prima stagione se ne sta andando, con Yamaha che non ha mostrato segnali di svolta, mentre il francese continua a ripetere: "Mi aspettavo di più". Una delusione sempre più esplicita, che Fabio non potrà sopportare sino all'infinito. Per vedere Quartararo sulla M1 anche oltre il 2024, Iwata dovrà introdurre sulla Yamaha numero 20 cambiamenti di spessore, già a partire dai test di fine novembre 2023 a Valencia. Jarvis ne è consapevole, e non smentisce il timore che Fabio - gioiellino portato dallo stesso Lin in Yamaha come erede della sella di Valentino Rossi - possa accasarsi dai rivali giapponesi nel 2025: "Sono consapevole che il rischio di perdere Quartararo ci sia, ma non mi piace la parola 'spaventato'. Uno dei rischi viene dalla Honda, perché la Honda vorrà un pilota top e Fabio lo è. Per tenerlo dovremo avere una moto competitiva. Dobbiamo realmente mostrare con i fatti che siamo concentrati per ottenere il massimo. Può accedere di tutto...Marquez con noi? Probabilmente non accadrà (ride). Il mercato piloti, il prossimo anno, ci farà vedere movimenti interessanti. Quello che so è che noi dobbiamo cambiare il nostro sistema di sviluppo. Yamaha non è fissata con uno schema, quattro cilindri in linea, a V...vogliamo avere regole intelligenti e quindi ci adatteremo. Siamo assolutamente aperti, forse avremo un V4 nel futuro, per il momento abbiamo il nostro 4 in linea con cui abbiamo grande esperienza. C'è ancora potenziale nel nostro pacchetto".