“E’ stato il mio idolo, poi, dopo quello che è successo, soprattutto dopo il 2018, è diventato aria per me e adesso è ancora così” – E’ un passaggio del libro che Marc Marquez ha da poco dato alle stampe e il riferimento, chiaramente, è Valentino Rossi. L’avevamo già raccontato in maniera più dettagliata (qui il link), ribadendo pure che c’era venuto il serio sospetto che quello che sembra un insulto, “essere aria”, in verità è ben altro: senza aria non si sopravvive.
Adesso, a far venire il sospetto che quel dubbio fosse più fondato di quanto probabilmente Marc Marquez ammetterà mai, arrivano nuovi particolari diffusi proprio dall’otto volte campione del mondo. Che, nello stesso capitolo in cui parla di Valentino Rossi, arriva a scrivere: “Qual è il momento ideale per ritirarsi? Negli ultimi quattro anni mi sarebbe piaciuto essere dentro la testa di Valentino Rossi . È un vincitore. È rimasto bloccato tra il 2010 e il 2015 per quattro anni, ma ha saputo trovare le motivazioni per andare avanti. Poi s’è pure trovato a dover lasciare il team ufficiale. Mi piacerebbe sapere come è riuscito a entrare in pista motivato ogni fine settimana in quelle circostanze”. La chiave, probabilmente, è quella che Valentino Rossi ha sempre sbandierato: divertirsi. Il 46 è riuscito a farlo anche quando le vittorie sono diventate molte di meno, mentre gli anni diventavano sempre di più.
Marc Marquez, però, ha sempre e solo detto che per lui l’unica cosa che conta davvero è vincere, che a divertirlo è, appunto, la vittoria e non il gareggiare per puro amore delle corse e della velocità. Però anche in questo nuovo passaggio del libro di Marc Marquez appena diffuso, al di là delle definizioni su “essere aria”, finisce per diventare evidente qualcosa che probabilmente sia Marc Marquez sia Valentino Rossi sanno da sempre: nessuno s’è mai stimato così tanto in termini di talento, anche se poi a rovinare tutto ci si sono messe le circostanze e i comportamenti. Tanto che oggi che Marc Marquez si chiede se vale la pena andare avanti, ora che per lui sembra andare tutto male, il desiderio del campione spagnolo è quello di capire come ha fatto Valentino Rossi, il campione che c’era prima di lui e che, vuoi o non vuoi, è ancora il suo riferimento.
Intanto, a proposito della crisi Honda e delle continue voci di mercato, Marc Marquez ha ribadito che intende rispettare il contratto che lo lega a HRC fino alla fine del 2024. E che, però, si aspetta da Honda un nuovo modo di lavorare prima ancora che una moto rivoluzionata. “Analisi, discussione, progetto, nuova analisi è un metodo che non funziona più in questa MotoGP – ha spiegato il fenomeno di Cervera – Dobbiamo riuscire a tenere il meglio del nostro modo di lavorare da sempre, adeguandoci, però, a quello che oggi fanno i costruttori europei. E’ una sfida difficile, ma possiamo riuscirci e io non intendo tirarmi indietro”.