“Dani Pedrosa molto vicino a Yamaha in passato? Abbiamo sempre scelto altro” – Sono parole di Lin Jarvis, il manager inglese di Yamaha Racing, che ha risposto così alle affermazioni fatte dal pilota spagnolo sulla possibilità avuta in passato di salire in sella a una M1. Ma se Jarvis da un lato difende le scelte fatte quando Dani Pedrosa era ancora un pilota, probabilmente qualche rammarico lo palesa per quanto riguarda il dopo.
“Yamaha ha sempre avuto un grande rispetto per Dani – ha spiegato - questo vale anche per me personalmente. Tuttavia, abbiamo sempre scelto un'altra opzione quando Dani era disponibile per correre con noi. Quando poi Dani ha concluso la sua carriera da pilota regolare dopo il 2018, abbiamo scelto Jonas Folger come collaudatore”. Insomma, non la migliore delle scelte e, visto il lavoro fatto da Pedrosa con la KTM, nemmeno la più lungimirante, con Yamaha che, oggi, si trova a fare i conti con una M1 che ha decisamente perso il passo rispetto alle avversarie europee.
“L'altezza giocava a favore di Jonas, l'età, la velocità, conosceva la M1 dal 2017 – ha proseguito Jarvis provando a spiegare i perché di quella scelta - Un anno dopo abbiamo assunto Jorge Lorenzo. E Fabio Quartararo ha sottolineato a Le Mans che se avessimo continuato con Jorge, i risultati di oggi non sarebbero cambiati. Concordo con Fabio. Perché siamo molto contenti di Cal Crutchlow, è un gran lavoratore, è ancora veloce e descrive con grande precisione e accuratezza le sensazioni che ha sulla moto”. Parole, queste ultime, che suonano quindi anche di risposta a Jorge Lorenzo che, dopo Le Mans, aveva detto che se Yamaha non lo avesse sostituito nel suo ruolo di collaudatore, probabilmente le cose sarebbero andate oggi in maniera migliore per Franco Morbidelli e Fabio Quartararo.
“Non credo – ha concluso Lin Jarvis nell’intervista rilasciata a SpeedWeek - che i nostri problemi attuali abbiano a che fare con il collaudatore. Abbiamo problemi di ingegneria e sviluppo. Il collaudatore non è responsabile delle caratteristiche della moto. Solo le persone che non hanno idea possono affermare che il collaudatore ha un effetto significativo sullo sviluppo della moto. È importante avere un collaudatore veloce che possa correre a un buon ritmo sulle piste del GP e dare feedback. Ma il resto lo devono fare gli ingegneri”.