Il divorzio tra la Yamaha e Maverick Vinales avvenuto a metà stagione non ha precedenti nell’era della MotoGP. Un pilota ufficiale che riesce a vincere una gara e pochi mesi dopo fa il possibile per rompere il motore della sua moto non si era mai visto. Yamaha in quell’occasione decise di sospenderlo, poi licenziarlo e sostituirlo con Franco Morbidelli (al tempo ancora a casa per l’infortunio) chiamando Andrea Dovizioso sulla M1 del Team Petronas. Se è vero che la casa di Iwata è riuscita a rifarsi con il titolo piloti a fine anno, è altrettanto vero che buona parte del merito è di Fabio Quartararo: le altre tre moto (guidate da Morbidelli, Rossi e Dovizioso) non sono mai state veramente competitive ed è solo grazie al francese che Yamaha può ritenersi soddisfatta della stagione.
Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Racing, non ha perdonato lo spagnolo. In un’intervista ai colleghi di Moto Revue, il manager britannico ha raccontato i retroscena dietro alla separazione: “Quando, ad Assen, ci disse che non voleva arrivare alla scadenza di contratto, siamo rimasti tutti sorpresi, ma ho accettato la sua decisione perché non sono favorevole a costringere le persone a restare quando vogliono andarsene. Se qualcuno non è felice, dovrebbe andare a fare altro”. Ha esordito, per poi entrare nel dettaglio: "La frustrazione e la rabbia lo hanno portato a comportarsi in maniera inaccettabile per un professionista: non avevamo altra scelta se non sospenderlo e quello ha segnato la fine del nostro rapporto". Poi chiude con una stilettata al pilota di Roses: "Vinales ha il talento per vincere il Mondiale - ha concluso Jarvis - ma non so se ne abbia la forza mentale. Però non è una cosa che possiamo sistemare e adesso non è più un nostro problema”.