image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Lo spot della Lega è fake, ma perché ci piace credere che il calcio italiano sia ancora al top?

  • di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

12 aprile 2023

Lo spot della Lega è fake, ma perché ci piace credere che il calcio italiano sia ancora al top?
La Lega Serie A ha realizzato uno spot autocelebrativo con Fabio Capello, Fabio Cannavaro e Luca Toni attori protagonisti: l’obiettivo è dare l’idea di un calcio italiano tornato ai massimi livelli, per aiutare l’asta per la vendita dei diritti di trasmissione internazionale del triennio 2024-2027 dove l’obiettivo è incassare 1,1 miliardi e cercare di avvicinarsi ai livelli di Liga e Bundesliga, mentre la Premier è lontana anni luce. Al di là della qualità degli attori, della colonna sonora epica e degli highlights, c’è un sottotesto che racconta più di tanta propaganda: non ci sono spettatori e la sala è vuota

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Sei italiane nei quarti di finale delle coppe europee valgono bene uno spot autocelebrativo: lo ha pensato la Lega di Serie A che, nei giorni scorsi, ha coinvolto Fabio Capello, Fabio Cannavaro e Luca Toni nella realizzazione di un video di 66 secondi, girato al teatro Valli di Reggio Emilia, che dalla domenica di Pasqua viene trasmesso sulle 22 piattaforme internazionali della Lega stessa. Calcio is back è il titolo, un inglese stiratissimo la lingua utilizzata da Capello, Cannavaro, Toni e dalla professionale voce fuori campo, sette le lingue dei sottotitoli – arabo, indonesiano, spagnolo, cinese, giapponese e portoghese oltre all’italiano – per dare l’idea di una Serie A rinata, pronta ad alzare trofei e a mettere in fila Premier, Bundesliga, Liga e Ligue 1. Del resto, la colonna sonora è la romanza Nessun dorma della Turandot di Puccini. “All’alba vincerò”, insomma.

Serie A
Serie A

Spot da brividi, lo hanno definito, ma da brividi è più che altro l’obiettivo di mostrare come un risultato di movimento il frutto di un raccolto europeo effettivamente ricco ma altrettanto effettivamente casuale, figlio di urne benevole (quelle, per esempio, che hanno messo di fronte agli ottavi di Champions Real-Liverpool e PSG-Bayern Monaco, o al playoff di Europa League Barcellona-Manchester United, eliminando subito reali candidate al titolo e lasciando alle italiane club di minor calibro) e di contesti di squadra particolari, come sempre accade quando si parla di turni a eliminazione diretta. Ma tant’è e, a maggior ragione dopo l’andata degli ottavi di Champions, la prospettiva di vedere due italiane in semifinale e pertanto una in finale a Istanbul appare di facile realizzazione, aspetto che potrà consentire il proseguimento di un discorso propagandistico fallace e abbastanza patetico, a meno di non considerare davvero l’immagine proiettata oggi dal calcio italiano in Europa a livelli di ciò che è stato negli anni Novanta o nel primo decennio del Duemila.

Un'immagine dello spot della Lega Serie A
Un'immagine dello spot della Lega Serie A

Che qualche italiana possa alzare i trofei non è da escludere (del resto la Roma viene dal successo in Conference League dello scorso maggio), ma “calcio is back” non sembra proprio aderente alla realtà. Tra l’altro, lo spot nel quale il regista Capello chiede al tecnico Cannavaro di proiettare gli highlights delle italiane dietro il sipario aperto da Toni (dialoghi essenziali: “Are you ready?”, “Yes, I’m ready”, “Here we go!”), vede i tre sedersi comodamente in prima fila a godersi lo spettacolo, ma in una sala completamente vuota, senza alcun figurante a fungere da spettatore, regalando in uno sprazzo di involontaria verità il sottotesto di una Lega Serie A che se la canta e se la suona, dandosi pacche sulle spalle e complimentandosi con sé stessa quando, in realtà, l’attrattività internazionale del prodotto che propone è decisamente inferiore a quella del suo rivale inglese e più bassa anche di quello spagnolo e tedesco. Tutto però fa brodo in vista della prossima asta per i diritti di trasmissione internazionale di una Lega A che vorrebbe raggiungere 1,1 miliardi per il triennio 2024-2027. Chissà, magari c’è qualcuno che ci casca.

More

Neymar è il più grande bluff della storia del calcio?

di Nicola Sellitti Nicola Sellitti

Joga bollito

Neymar è il più grande bluff della storia del calcio?

Non rompete il ca**o ad Aurelio De Laurentiis: ecco perché i veri tifosi del Napoli stanno con lui

di Fulvio Aniello Fulvio Aniello

Il retroscena

Non rompete il ca**o ad Aurelio De Laurentiis: ecco perché i veri tifosi del Napoli stanno con lui

Dagli insulti razzisti a Lukaku allo "zinga*o" a Stankovic (ma la lista è lunga), sono i tifosi i primi a rovinare il calcio italiano

di Nicola Sellitti Nicola Sellitti

Il bestiario si allunga

Dagli insulti razzisti a Lukaku allo "zinga*o" a Stankovic (ma la lista è lunga), sono i tifosi i primi a rovinare il calcio italiano

Tag

  • Lega Serie A
  • Serie A

Top Stories

  • CHIVU SPACCA. Ma l’avete sentito alla prima da allenatore dell'Inter? Lancia una stoccata a Inzaghi, spiega a Marotta che cos’è l’interismo e difende Mkhitaryan contro un giornalista. È il mister giusto per i nerazzurri dopo la batosta Champions?

    di Giulia Sorrentino

    CHIVU SPACCA. Ma l’avete sentito alla prima da allenatore dell'Inter? Lancia una stoccata a Inzaghi, spiega a Marotta che cos’è l’interismo e difende Mkhitaryan contro un giornalista. È il mister giusto per i nerazzurri dopo la batosta Champions?
  • Imane Khelif maschio biologico? La bomba del Telegraph: “Alle Olimpiadi erano pronti a mettere in pericolo la vita delle donne”. Il suo oro? “Uno degli scandali peggiori della storia dello sport”

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif maschio biologico? La bomba del Telegraph: “Alle Olimpiadi erano pronti a mettere in pericolo la vita delle donne”. Il suo oro? “Uno degli scandali peggiori della storia dello sport”
  • “Imane Khelif maschio biologico? A Parigi 2024 LO SAPEVANO TUTTI”. La campionessa di nuoto Sharron Davies asfalta la pugile: “Nessuna empatia, ha barato. Ora abbiamo due ori vinti da due uomini e…”

    di Riccardo Canaletti

     “Imane Khelif maschio biologico? A Parigi 2024 LO SAPEVANO TUTTI”. La campionessa di nuoto Sharron Davies asfalta la pugile: “Nessuna empatia, ha barato. Ora abbiamo due ori vinti da due uomini e…”
  • Terremoto in Ferrari? Pesanti indiscrezioni dicono che la macchina di Lewis Hamilton a Barcellona sia stata modificata a sua insaputa. E adesso…

    di Luca Vaccaro

    Terremoto in Ferrari? Pesanti indiscrezioni dicono che la macchina di Lewis Hamilton a Barcellona sia stata modificata a sua insaputa. E adesso…
  • Quando non basta mai e siete già al limite, ricordatevi di Danilo Petrucci, il “condannato ai di più” che ha dato una lezione (a Ducati e non solo) anche a Misano

    di Emanuele Pieroni

    Quando non basta mai e siete già al limite, ricordatevi di Danilo Petrucci, il “condannato ai di più” che ha dato una lezione (a Ducati e non solo) anche a Misano
  • CI FAI IMPAZZIRE VOLLEY FEMMINILE! Non si fermano più: dopo l’oro olimpico, le Azzurre di Velasco dominano anche la Nations League. Ma come?

    di Alice Lomolino

    CI FAI IMPAZZIRE VOLLEY FEMMINILE! Non si fermano più: dopo l’oro olimpico, le Azzurre di Velasco dominano anche la Nations League. Ma come?

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Pierre Gasly rischia davvero la squalifica: cosa può succedere questo mese

di Giulia Ciriaci

Pierre Gasly rischia davvero la squalifica: cosa può succedere questo mese
Next Next

Pierre Gasly rischia davvero la squalifica: cosa può succedere...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy