Lo sappiamo: se Francesco Bagnaia domenica non fosse caduto sarebbe stata tutta un'altra gara, ma bisogna comunque riconoscere a Maverick Vinales i giusti meriti. Perchè era arrivato ad un momento in cui sembrava essere rimasto l’unico a credere in se stesso e, stavolta, ha ammutolito tutti quanti.
Non mi spiego, però, perché Maverick ha ricevuto così tante critiche fino a domenica. Perché, al contrario di altri, non viene lasciato un po’ in pace? E, soprattutto, perché nessuno si chiede se davvero Maverick Vinales è l’unico problema di Maverick Vinales? Gli è stato detto di tutti: tutto fumo e niente arrosto, pilota da test, fenomeno del venerdì e del sabato. Ma la verità vera, e oggi la classifica lo dimostra, è che Vinales è uno con le balls quadrate che sta facendo i conti con una Yamaha M1 che, ormai, non è più la moto superiore alle altre per eccellenza. Anzi, visti i precedenti, la M1 vince ormai solo in un modo: partendo avanti e restandoci. Non sono un tecnico, non ho competenze ingegneristiche e non ho nemmeno diciotto anni (mi fermo a 17), ma una cosa l’ho notata: quando la Yamaha ha vinto, lo ha fatto perché i suoi piloti sono stati in grado di condurre gare alla Jorge Lorenzo. Piazzandosi, cioè, subito davanti a tutti e martellando a pista libera, evitando la bagarre. Maverick non è il pilota dei test, Maverick non è il pilota del venerdì e del sabato, Maverick è un pilota con le palle e che nelle scorse gare Maverick ha pagato solo una cosa: la partenza.
I primi giri sono il suo tallone d'Achille, e questo è noto, ma questa difficoltà si traduce in assenza di risultati proprio quest’anno perché la M1 non è più la moto di sempre. Dovrebbe essere chiaro: lo abbiamo visto con Quartararo nelle prime due di Jerez, settimana scorsa con Morbidelli e domenica ci è arrivata la conferma: Con la Yamaha di quest'anno si vince solo se dopo i primi giri sei davanti.
Perché, con le difficoltà dovute alle gomme e la minore velocità, la moto, oltre che a perdere in rettilineo, fa fatica anche in staccata, rendendo difficile ogni manovra di attacco e persino ogni manovra di difesa. Con la così detta “guida impiccata” che finisce per massacrare gli pneumatici. Maverick Vinales non è uno staccatore - avendo uno stile di guida molto simile a quello di Lorenzo – ed è normale, quindi, che in questo scenario possa aver fatto ancora più fatica rispetto agli altri piloti Yamaha. Ma, non dimentichiamolo, è quello più in alto in classifica. E adesso che sembra aver trovato la misura sarà dura per tutti.