Il GP del Portogallo è appena finito e i più svelti sono già di rientro. Le opzioni principalmente sono due: c’è chi torna a casa, in attesa di un nuovo Gran Premio in Europa, e chi invece è diretto in Argentina perché domenica si corre di nuovo. Qualunque fosse il programma Loris Capirossi, da diversi anni responsabile della sicurezza nei circuiti per Dorna, la prima mossa è stata quella precipitarsi all’aeroporto di Lisbona. Avete presente quei momenti in cui finalmente riuscite a rilassarvi, dopo una giornata piena di tensioni? Ecco, Loris aveva appena superato i controlli, dopo un week-end all'insegna delle polemiche e dopo che Marquez aveva fatto strike durante la "long race" (la chiameremo così, ora?). Quel momento di meritato relax era finalmente arrivato e stava assumento la forma di una meritata cena in solitaria al McDonald's dell'aeroporto (un guilty pleasure che in molti fra voi condivideranno). Il classico momento perfetto rovinato... da quelli di MOW. D'altra parte, dopo una giornata così becchi Capirex in aeroporto e non vuoi fargli neanche una domanda?
Loris, possiamo disturbarti un secondo? Se vuoirestiamo in fila.
"Ma no, non preoccuparti", dice, spostandosi educatamente per lasciar passare gli altri clienti. Inevitabilmente partiamo da Marc Marquez.
Che ne pensi di quello che è successo?
“Credo si sia visto chiaramente. Non siamo noi a decidere le penalità e gli steward hanno deciso di dargli due long lap penalty per il prossimo evento, che può essere Argentina se viene, o Austin se sarà costretto a saltare, però gli errori capitano".
È stato troppo aggressivo secondo te?
"Non voglio commentare, tutti hanno visto quello che è successo”.
Sprint Race. Chi è salito sul podio era molto contento, tutti gli altri si sono lamentati dell'eccessiva aggressività vista nelle retrovie. Che ne pensi?
“Secondo me è un format molto bello, lo spettacolo di sabato è stato di alto livello e in una gara così corta si cerca subito il sorpasso, questo è chiaro. Ma le gare sono le gare e i rischi ci sono sempre, non c’è niente da recriminare, lo abbiamo visto anche nella gara della domenica. La Sprint Race è stata la scelta giusta”.
Secondo te sarà necessario richiamare i piloti?
Loris scuote la testa: “Sono professionisti, non bambini di 10 anni. Sanno quello che devono fare e sanno gestirsi sicuramente bene, hanno un bel rapporto tra di loro e si chiariranno. Ma queste sono le gare! Non è che uno va lì e comincia: ‘passa tu, no dai io, no dai passa tu’. È normale, c'è competizione”.
Non è che forse si sono presentati in griglia con ancora un bel po' dell'adrenalina prodotta durante il sabato?
“Ma no daaai, in Superbike fanno tre gran premi, in due giorni: una gara vera al sabato, super sprint la domenica mattina e domenica la gara. Ci sono altri campionati che fanno questo, non è che se lo facciamo noi è una roba nuova. Va solo un po’ capìta!”.
Poi sorride, guarda la fila da cui si è fatto da parte che nel frattempo è triplicata e decide di mandarci a quel paese: "Bella fregatura che mi avete tirato!".