Lo scorso anno il 6 novembre finiva il mondiale, per altro con l’indimenticabile titolo di Francesco Bagnaia vinto a Valencia. Quest’anno invece, il 6 novembre non solo non è stato ancora deciso il mondiale, anche il mercato è tutt’altro che fermo. Il motivo, chiaramente, sta nella separazione tra Marc Marquez e la Honda a fine stagione, con un anno d’anticipo. Trovare un pilota per salire sulla RC213V sembra, per Alberto Puig, decisamente complicato. Se fino a un paio di settimane fa l’affare con Di Giannantonio sembrava fatto, le cose sono cambiate più volte e piuttosto in fretta: prima si è parlato di piloti Aprilia - Oliveira, Vinales o Aleix Espargarò - che però avrebbero rifiutato per questioni di durata contrattuale. Poi, nonostante Puig avesse garantito che il nuovo pilota di Honda HRC sarebbe venuto dalla MotoGP, dalla Spagna è arrivata un’indiscrezione secondo cui il diciottenne Fermín Aldeguer avrebbe ricevuto una proposta per un contratto biennale. Ultima, ma decisamente importante, è la voce che vedrebbe un coinvolgimento di Luca Marini nel progetto. A dare la sua benedizione, in questo caso, è stato anche il manager Carlo Pernat, sentito proprio da MOW per avere qualche informazione interessante sul mercato.
A colpire, in tutta questa storia, è che anche il diretto interessato non disdegna l’idea di vestirsi d’arancione il prossimo anno. In una intervista al collega spagnolo Mela Chercoles, storico inviato di AS, Luca ha parlato così dell’idea di passare al box Repsol: “Se è nei miei pensieri? Sì, sì, sì, sì, sì, ma bisogna fare un passo alla volta. Il prossimo obiettivo è vincere una gara e poi andare in un team ufficiale, per sviluppare una buona moto che possa essere perfetta per il mio stile di guida. Certo, con la Ducati mi trovo molto bene. Ora ho un contratto con la mia squadra per la prossima stagione e devo fare un buon lavoro, perché abbiamo molto potenziale davanti a noi, ma ovviamente come pilota ci pensi a quel posto, perché è un posto incredibile anche se ormai la Honda non è la migliore moto della griglia. Penso che la Honda avrà ancora una volta una moto competitiva per lottare per il Mondiale”.
Anche l’idea di lasciare la squadra di Valentino, che di fatto l’ha accompagnato per buona parte della sua carriera, fa parte dei programmi di Luca: “Certo, certo, è qualcosa che devo fare. Devo fare la mia strada. Nella mia squadra attuale, sono molto professionale, lavoro al cento per cento ogni giorno, per ottenere il miglior risultato, ma quando sarà il momento cercherò di andare in una squadra ufficiale, perché ho molta fiducia in me stesso per sviluppare una moto. Penso di avere una sensibilità molto buona che pochi piloti hanno. Ho molti punti forti”.
Lui, come sempre, riesce ad essere chiaro e onesto nelle sue dichiarazioni. Anche quando gli viene chiesto cosa avrebbe da offrire a una squadra come la Honda, che per quanto possa avere (nella persona di Alberto Puig) una leggera avversione per i piloti italiani potrebbe trovare in Marini una soluzione adatta: “Penso di lavorare molto bene nel box con gli ingegneri”, ha spiegato Luca. “Le mie sensazioni sono molto chiare e posso spiegarmi molto bene in ogni lingua e dire di cosa ha bisogno la moto (parlo italiano, inglese, spagnolo, francese e un po' di polacco). E la pressione non è un problema per me, perché quando ne hai significa che stai lottando per qualcosa di importante e in quella situazione mi sento bene”.
Non manca poi il passaggio obbligato sulla lotta al mondiale, quando gli viene chiesto se sarebbe disposto ad aiutare Bagnaia nella sua camminata verso il secondo titolo consecutivo: “Sì, è qualcosa che è già successo con il titolo Moto2 e l'anno scorso, ma il modo migliore per aiutare un pilota è vincere la gara o salire sul podio, come ho fatto qui quando ho superato Oliveira e sono arrivato secondo e lui terzo, che ha regalato a Pecco altri quattro punti. È stato perfetto e questa è la strategia”. Poi però puntualizza che non farà sconti neanche a lui, cosa che non fatichiamo a credere: “Se ci sarà la possibilità di battere Pecco lo farò, è una cosa che anche lui sa molto bene”.
Infine, mentre la MotoGP si prepara a tornare a Sepang, evitare l’argomento Rossi-Marquez è quasi impossibile. Luca non correva ancora a tempo pieno nel motomondiale e quella gara, conclusasi con Marc Marquez a terra e Valentino Rossi costretto a partire ultimo a Valencia, Marini l’ha vista dal televisore: “Ero a casa e non l'ho sperimentato da vicino, perché c'era anche una differenza di fuso orario. Se ne è parlato, ma non troppo. Non ne ha parlato molto con me, ma sono sicuro che sia ancora arrabbiato”.
Tornando al mercato: l'idea che a sostituire Marc Marquez possa toccare proprio a Luca Marini fa sorridere, eppure potrebbe davvero essere la soluzione giusta.