I test di Mandalika hanno regalato un risultato per certi versi inaspettato a Luca Marini, davanti a tutti nel seconda giornata di test e nella combinata dei tempi alla fine della trasferta indonesiania. Il fratello di Valentino Rossi ha sfruttato fino in fondo la Ducati Desmosedici GP22 fornita da Borgo Panigale al suo team satellite ed è riuscito a lasciarsi alle spalle anche i piloti ufficiali Pecco Bagnaia e Jack Miller, così come Jorge Martín ed Enea Bastianini.
In questo clima di festa, Marini si è lasciato andare sulle pagine di As.com: "Fin da subito abbiamo lavorato bene. Il feeling migliora con il passare dei giri e sento di avere un buon potenziale con questa moto. C’è del lavoro da fare per poter guidare più comodamente, perché perdo un po’ in rettilineo. È incredibile - ha proseguito poi Luca - penso di essere peggio di Jorge Lorenzo. Chiedo tante cose e magari in Ducati mi odiano".
Questo perché anche lo spagnolo, al suo arrivo in Ducati dalla Yamaha, fece di tutto per cambiare una Desmosedici che proprio non faceva per lui, arrivando a provare diversi serbatoi fino ad arrivare a un'incredibile vittoria al Mugello. Era il 2018, qualche ora prima Lorenzo aveva firmato con la Honda per quella che sarebbe stata la sua stagione di addio alle corse. Se avesse trovato prima la posizione adatta, forse, le cose sarebbero andate diversamente. Luca Marini lo sa e farà il possibile per essere competitivo da subito, a costo di farsi odiare dai bolognesi. Se dovesse continuare con questo ritmo però, la sensazione è che sapranno perdonarlo in fretta.