Marc Marquez continua ad essere la grossa domanda della MotoGP. Torna, non torna, vince, si ritira. Da due anni ormai, a giorni alterni, ci si chiede questa o quell’altra cosa. Dopo il violentissimo highside in Indonesia che gli ha causato un nuovo episodio di diplopia (il terzo dopo 2011 e 2021) le possibilità che torni ad essere il fuoriclasse che conosciamo si sono drammaticamente ridotte.
Luca Salvadori, ormai un appuntamento fisso su YouTube dopo la gara della MotoGP, ha raccontato il Gran Premio di Mandalika con gli occhi del pilota e - prima ancora di sapere della diplopia - ha dato Marc Marquez per perso: “Ormai è l’ombra del cannibale - esordisce luca - Per me è colpa anche della Honda, che ha favorito gli altri piloti limando un po’ le qualità e le caratteristiche di Marc. Non ci sarebbero controindicazioni su questo, col tempo Honda avrebbe portato degli aggiornamenti per adattare la moto. Il problema vero è che Marc Marquez non si accontenta: lui butta sempre il cuore e qualche moto oltre l’ostacolo. Tralasciando Valentino, il 2015 e tutto il resto io lo apprezzo davvero tanto come pilota”.
Secondo Salvadori, buona parte dei problemi di Marquez è dovuto alla presenza insospettabilmente ingombrante del compagno di squadra: “Quattro botti del genere in un weekend significano poca lucidità e frustrazione derivate - secondo me - dalla brutta situazione in cui si trova, ovvero in crisi con Pol Espargarò. Marquez è arrogante, ma in senso positivo: nessun campione pensa di essere inferiore ad un altro pilota. E Marc considera Espargarò poco più di una zia di mezza età, vederlo davanti a lui costantemente in tutti i turni di prova lo fa impazzire. È una condizione nella quale non si è mai trovato in tutta la sua carriera. Si è trovato davanti Lorenzo e lo ha demolito, con Pedrosa ha fatto lo stesso”.
Tuttavia non è esattamente così: Pol a Mandalika è andato più forte venerdì (FP1 ed FP2), Marc lo ha battuto in FP3, FP4 e Q1 nonostante le due cadute del turno. Quello che è vero però è che la nuova RCV non si guida più come vorrebbe lui ma come piace al compagno di squadra. Questo si, è frustrante. E secondo Luca è avvicinarsi a un addio alle corse: “Questa ennesima botta per me è il punto di non ritorno. È quella mina allucinante che da pilota capisci che potevi farti molto male. Il pilota pensa che o cambia qualcosa, l’approccio alla prestazione, oppure il rischio di infortunarsi o lasciarci le penne è troppo alto. Ora dipende solo da lui, potrebbe anche pensare di mollare il colpo. Marquez è il peggior nemico di Marquez, vediamo se riuscirà a risollevarsi. Honda dovrà cercare di dargli una mano e non metterlo da parte, ma sono scelte aziendali”. Se era difficile prima, con questo nuovo infortunio le cose si sono ulteriormente complicate.