Buone notizie dall'Italia per gli appassionati di Formula 1: le Frecce Tricolori continueranno a esibirsi nel corso degli show pre-gara dei Gran Premi di Imola e Monza anche nella stagione 2022 del campionato.
Il dietrofront del circus è arrivato solo pochi giorni dopo quanto precedentemente annunciato a causa di una serie di polemiche nate in seguito la proposta degli organizzatori che, per ridurre le emissioni nel corso dei weekend di gara e rendere più green la Formula 1, avevano deciso di eliminare i tradizionale spettacoli aerei.
Il provvedimento emanato però ha subito mostrato una specifica particolare che, secondo molti appassionati, ha messo in evidenza l'incoerenza dell'idea "green": per la Federazione infatti è consentito l’utilizzo dei veicoli commerciali legati a marchi sponsor degli eventi, purché dotati di carburanti ecologici, mentre - inizialmente - non si prendevano in considerazione possibili deroghe per show storici e di interesse nazionale.
Deroga arrivata in seguito solo per le storiche Red Arrows inglesi che volano nel cielo di Silverstone nel corso del weekend del GP d'Inghilterra perché, pur essendo aerei militari, non utilizzano velivoli militari attuali ma invece aerei storici e non hanno i tradizionali colori militari.
Successivamente è arrivato il via libera anche per le nostre Frecce che, viste le polemiche, hanno ottenuto un lasciapassare per gli show di Monza e Imola.
Nonostante la gioia condivisa di tutti gli italiani, felici che un evento così patriottico possa restare simbolo degli appuntamenti nostrani con la Formula 1, l'ennesima deroga al recente provvedimento fa sorgere spontanea una domanda: ma allora, una regola così, che senso ha davvero?
Ok ai voli commerciali per questioni economiche, ok agli eventi storici per questioni d'immagine e di politica, ok ai lasciapassare per chiunque faccia - giustamente - notare l'incoerenza delle deroghe stabilite. Ok a tutti, per non creare problemi a nessuno, forse per salvare la faccia di circus e sponsor.
Ma allora la professione green? L'idea di ridurre a zero le emissioni nei weekend di gara eliminando gli eventi non necessari? La svolta ecologista?
Sembra che la convinzione politica, la ricerca di accettazione e la corsa campestre verso l'ok del politicamente corretto abbiano portato la Formula 1 a fare promesse, e provvedimenti, più grandi di ciò che realmente la Federazione è poi in grado di affrontare una volta entrata in contatto con le singole realtà e tradizioni di uno sport storico come la Formula 1.
Come lanciare il sasso per poi nascondere la mano, pagandone però tutte le conseguenze.