Svegliarsi alle 3:30 di questa mattina per vedere le prime prove libere della MotoGP ha contribuito ad aggiungere un che di onirico al primo posto di Pecco Bagnaia a fine turno. La stagione è finita e lui si ritrova, viene da dire, il tutto mentre il compagno di squadra nonché mattatore indiscusso di questa MotoGP fatica più del solito.
Poi, in qualche modo, la situazione si stabilizza al termine delle prequalifiche, che Bagnaia chiude con il 7° tempo per altro dopo diverse soste di messa a punto al box. Questo perché, a quanto pare, i tecnici Ducati hanno lavorato “come mai prima” durante i test di Misano per far sì che la sua GP25 assomigli il più possibile alla moto dello scorso anno, intervenendo anche (o soprattutto) sulle geometrie del posteriore, il che pare aver richiesto una taratura meno estrema dell’abbassatore.
Di fatto e come sempre è paradossale quanto la tecnica possa influire nell’umore del pilota e viceversa. Bagnaia è apparso più sereno, aperto, tranquillo anche al netto del risultato. Ed è vero che il venerdì non è (quasi) mai stato un suo problema quest’anno, eppure da qualche parte bisognava ripartire e se guardiamo agli ultimi tre GP (Balaton, Barcellona e Misano) parlare di rinascita non è eccessivo. “on è la prima volta quest’anno che il venerdì andiamo bene”, ha detto Bagnaia a Sandro Donato Grosso per Sky. “Quindi al momento sono abbastanza contento ma molto contenuto, voglio aspettare la gara di domani per vedere se riusciamo a essere competitivi. Sicuramente le prove fatte a Misano hanno aiutato un po’ ma dobbiamo aspettare domani".
Bagnaia sta tornando indietro, o meglio riemergendo dopo aver toccato il fondo, ora bisognerà capire fino a che punto: nelle ultime gare ha avuto problemi tutto il weekend, verso metà stagione il dramma era principalmente il sabato, a inizio anno soltanto un po’ più indietro rispetto al 2024. È per questo che la Sprint sarà la prova più dura, anche se non la più importante: quella, come sempre, è la domenica.
A fare la differenza nella gara lunga potrebbe essere la scelta della gomma, con una soft micidiale sia sul giro secco che nel passo ma con un degrado forse eccessivo per reggere i 24 giri previsti dall’organizzazione. A tal proposito Bagnaia si è detto piuttosto sereno: "La gomma M mi è piaciuta, la soft ha decisamente più grip ma cala anche di più. Vedremo domani ma per la Sprint penso che la soft sarà la scelta giusta". Chi guarda alla psicologia pensa che la fine del mondiale, seppur soltanto in termini aritmetici, stia aiutando. È più probabile invece che Pecco abbia finalmente sentito un'inversione di tendenza in questa difficile e spasmodica ricerca di confidenza con la moto.