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Ma allora Valentino Rossi aveva ragione sulla Yamaha: stavolta a dirlo è Fabio Quartararo

  • di Redazione MOW Redazione MOW

23 aprile 2022

Ma allora Valentino Rossi aveva ragione sulla Yamaha: stavolta a dirlo è Fabio Quartararo
Yamaha sembra regredita ai primi anni Duemila, quando era lontanissima dall’essere la moto da battere in MotoGP. Problemi di potenza, di accelerazione, di aderenza. Lo diceva Valentino Rossi cinque anni fa, lo dicono i suoi piloti oggi

di Redazione MOW Redazione MOW

Per Fabio Quartararo manca potenza, secondo Andrea Dovizioso è un problema di grip. I due, entrambi in difficoltà, sono d’accordo su di una cosa: la Yamaha M1 non è una moto da mondiale. Secondo il Dovi, se la moto fosse in grado di scaricare tutta la potenza a terra non ci sarebbe bisogno di un motore più potente, mentre Fabio Quartararo è convinto che non basti: “Non sono d'accordo con Dovizioso su ciò di cui la Yamaha ha bisogno adesso - ha spiegato il francese dopo le prime libere di Portimaõ - Chiedi in giro, ogni pilota ti dirà che quello che vuole è più grip. Perché con questo è chiaro che vai più veloce. Ma conosco bene questa Yamaha, ho molta esperienza sulla M1 e secondo me il problema non è il grip, ma la potenza, certo questo è il problema, me lo puoi chiedere una ventina di volte e questo sarà sempre questa la mia risposta. Ad Austin ho perso un secondo nei due rettilinei e  senza quel distacco avrei lottato per la vittoria. La Yamaha secondo me deve essere più aggressiva, ma non nel grip, ma nel motore e nella potenza”.

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Un post condiviso da Fabio Quartararo (@fabioquartararo20)

La risposta di Andrea, frutto di tanti anni nel motomondiale, è stata piuttosto chiara: “Fabio è stato l'unico pilota a riuscire ad andare veloce con questa moto, è estremamente abile a sfruttarne al massimo il potenziale. Ma non ha mai provato altre moto. Io ho gli stessi problemi degli altri piloti Yamaha, spingiamo tutti sul grip, Fabio per via del suo stile di guida è bravo ad evitare che la moto derapi in uscita di curva. Io ho guidato altre moto negli ultimi due anni, Ducati e Aprilia, ho ben chiaro quali siano i nostri problemi, cosa ci manchi".

A ben vedere però, i due stanno dicendo la stessa cosa: la moto va troppo piano rispetto alle altre. Un motore decisamente più potente potrebbe aiutare - così come la possibilità di scaricare meglio i cavalli a terra - ma servono entrambe le cose. Valentino Rossi lo ha ripetuto per cinque anni, oggi lo ripetono anche gli altri. E Yamaha, stavolta, è pronta ad un’evoluzione radicale che in MotoGP non si vedeva da tempo, sulla falsariga della Honda che questo processo lo ha iniziato nel 2022.

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