A lottare per il titolo, ad inizio mondiale, dovevano essere loro due, magari assieme a Marc Marquez. Invece poi è arrivato il Qatar e davanti a tutti c’era Enea Bastianini: qualche problema per la nuova Ducati GP22 e grosse complicazioni per la Yamaha hanno costretto Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia al recupero, mentre Marc Marquez ha rischiato di eliminarsi da solo. Nel mentre, Enea ha vinto un altro Gran Premio ed è tornato a guidare la classifica. Ora però si torna in Europa, Ducati sta limando le imperfezioni e Yamaha è pronta a presentare grossi aggiornamenti già per i test di Jerez. Nel frattempo però, la domanda che si stanno facendo tutti è un’altra: quanto, delle due vittorie di Enea Bastianini, è merito di una moto completa come la GP21 o se il talento del pilota sta facendo la differenza. Secondo Fabio Quartararo, il merito è tutto di Bestia: “Enea Bastianini è un candidato molto serio al titolo - ha raccontato a Portimaõ - L'anno scorso era veloce, ma in qualifica è stato pessimo, direi. Quest'anno invece è forte anche il sabato e ha un buon passo in gara. Al momento è l'unico pilota Ducati in grado di guidare questa moto in questo modo. Usa spesso una gomma anteriore morbida e sicuramente la sua moto si muove molto, ma gli piace così. Ha uno stile diverso dagli altri. Dobbiamo prenderlo molto sul serio come candidato, perché ora guida alla grande”. A domanda diretta, Quartararo non si nasconde: “Bastianini era forte ovunque, tranne che in Argentina. In tre delle quattro gare è stato veloce, ne ha vinte due e avrebbe potuto fare un altro podio. Penso che sia Bastianini a fare la differenza e non la moto. Guida sempre molto bene, si prende cura delle gomme, è molto veloce. Non mi aspettavo che fosse il migliore tra i piloti Ducati, ma ora ha fatto quel passo. Ad Austin pensavo già prima della gara che avrebbe vinto, perché si vedeva tutta la sua fiducia sulla moto, si notava perfettamente”.
Pecco Bagnaia invece, interrogato in merito, ha parlato diversamente: “Con il lavoro che abbiamo iniziato a fare nelle ultime gare, sappiamo ogni volta di poter essere un po’ più avanti - ha raccontato in una dichiarazione raccolta da Giovanni Zamagni per moto.it - Questa è una pista che mi piace tanto, dove nel 2021 avevo ottenuto un secondo posto e una vittoria. Speriamo di poter fare un bel lavoro. Piano piano stiamo capendo come fare per far andare sempre un po’ meglio la moto. Non è stato facile all’inizio: nel 2021, a questo punto della stagione, eravamo più avanti e più competitivi. Sappiamo che è un lavoro lungo: la moto dell’anno scorso aveva già due anni di lavoro e di conoscenza alle spalle. In questo momento, la GP21 è ancora superiore, ma ci stiamo arrivando”.
La sensazione è che il Portogallo sarà il primo di una serie di tre o quattro GP che metteranno le cose in chiaro: se Bagnaia vuole tornare ad essere il riferimento in Ducati deve farlo entro l’estate, se Fabio Quartararo pensa di lottare per il mondiale deve vincere adesso. Tutti gli altri, a partire da Enea Bastianini, sono pronti ad approfittarne.