image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Signori, la verità è che dobbiamo chiedere scusa a Valentino Rossi

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

12 aprile 2022

Signori, la verità è che dobbiamo chiedere scusa a Valentino Rossi
Valentino non ce la fa più, sta togliendo il posto a uno più giovane e più bravo, lo inquadrano solo se cade. È come un politico che scalda la poltrona, è vecchio. No signori, le cose non stanno così

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Ve lo ricordate Valentino Rossi che lascia la Yamaha con un muro nel box dopo una gara in Giappone in cui ha messo in pista tutta la rabbia contro Jorge Lorenzo? Era il 2010, Vale aveva buttato via le possibilità di giocarsi il campionato con la frattura di tibia e perone al Mugello e nel box c’era un’aria pesante: lui adesso lo racconta col sorriso, ma quando dice che non meritava un compagno di squadra veloce e spietato come Lorenzo non sta scherzando. Rossi aveva riportato Yamaha a vincere, aveva fatto vendere interi container di moto solo con le sue gare e le sue storie. Lin Jarvis e Maio Meregalli invece erano andati a pescare quel maiorchino tutto fame e talento, una macchina. Lorenzo il tifo contro lo usava per caricarsi. Lo faceva godere, dopo aver visto 300 si sentiva come Leonida alle Termopili contro l’esercito persiano. Così Valentino passa alla Ducati, lo fa davvero. La Ducati che era di Stoner e che nella testa di Vale andava fortissimo, scoprendo piuttosto in fretta che Casey ci aveva vinto solo il primo anno, con il motore ridotto a 800cc per regolamento e l’intuizione di Livio Suppo di lavorare con Bridgestone al posto di Michelin.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da MotoGP™ (@motogp)

Due anni durissimi, dal primo test all’ultima gara. Nel mezzo, la morte di Marco Simoncelli. Valentino aveva già l’età per smettere, era lontano dalle magie in pista dei primi Duemila. Invece è tornato in Yamaha grazie alla spinta di Dorna che non voleva rinunciare a lui e pagò parte dell’ingaggio. Più incontri con gli sponsor, niente muro nel box e una serie di condizioni che Valentino si trovò ad accettare pur di ritrovarsi su di una moto costruita per vincere. In quei due anni con Ducati si era scritto di tutto su Rossi, sul fatto che avrebbe dovuto ritirarsi, che non era veloce. Invece, nel 2013, Rossi chiude con sei podi e una vittoria in Olanda. Ducati invece, che schiera Dovizioso e Hayden, non fa meglio di un quarto posto e l’anno successivo chiama Dall’Igna a guidare la rinascita del progetto. Valentino quella volta aveva ragione: la Ducati non funzionava, lui sì. E lo ha dimostrato per almeno cinque anni, di sicuro nel 2015.

20220412 113450594 7908
Valencia 2015, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo.

Con Marc Marquez in pista, fenomeno tanto quanto lui, non ce n’era per nessuno. Valentino cominciava a parlare dei problemi della M1, velocità massima e aderenza al posteriore su tutti, ripetendo le stesse parole ad ogni occasione. Nel 2019 Yamaha allontana il responsabile dello sviluppo della moto, Kouji Tsuya, che aveva cominciato a lavorarci nel 2017. Ma Rossi nel 2019 sta già pensando al ritiro e Vinales, che era partito fortissimo due anni prima, cambia numero (dal 25 al 12) in un tentativo disperato di invertire la tendenza. Oggi Maverick se n’è andato in preda al nervosismo e Fabio Quartararo sta per fare lo stesso nonostante il titolo vinto l’anno scorso. Franco Morbidelli si sta giocando la carriera, perché arrivare in fondo con una moto ufficiale è così inverosimile che si fa fatica a dare la colpa alla moto. Invece è così: Quartararo ha la fortuna di potersene andare, gli altri (Dovizioso, Morbidelli e Binder) stanno affondando con la Yamaha. Ecco, Valentino Rossi aveva ragione e bisogna ricordarselo almeno un po’. La moto dello scorso anno non andava, non era adatta, serviva un miracolo e Quartararo ha dimostrato di saperlo fare. Ma la Yamaha di oggi è come la Ducati di dieci anni fa, un miracolo o niente, la rivoluzione o l'abisso. Valentino Rossi, con 43 anni addosso e un quarto di secolo nel mondiale, ha fatto bene ad andarsene, tentare un’altra moto sarebbe stato un azzardo, l'ennesimo: per capire un progetto nuovo non basta un anno. Continuare a correre in cerca di un podio avrebbe significato farlo per altri tre, quattro anni. E quello sì, era troppo. Tra lui e la Yamaha però, il problema grosso era la Yamaha. Ecco perché ha continuato così a lungo, non credeva nemmeno lui di non essere più capace. Così come fanno bene a non crederci i piloti Yamaha di adesso, da Morbidelli a Quartararo. La strada per uscirne però è lunga, e soprattuto serve uno stravolgimento a cui i giapponesi non sono abituati.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Valentino Rossi (@valeyellow46)

More

Fabio Quartararo: “Voglio essere come Rossi e Marquez”. E se Yamaha non lo aiuta ci sono Honda e Suzuki

di Andrea Gussoni Andrea Gussoni

MotoGP

Fabio Quartararo: “Voglio essere come Rossi e Marquez”. E se Yamaha non lo aiuta ci sono Honda e Suzuki

A Portimao si aprirà ufficialmente il mercato piloti e per qualcuno sarà la fine delle corse

MotoGP

A Portimao si aprirà ufficialmente il mercato piloti e per qualcuno sarà la fine delle corse

Andrea Dovizioso verso il ritiro: “Sono molto deluso, le mie sensazioni non migliorano”

di Redazione MOW Redazione MOW

MotoGP

Andrea Dovizioso verso il ritiro: “Sono molto deluso, le mie sensazioni non migliorano”

Tag

  • Ducati
  • Fabio Quartararo
  • Jorge Lorenzo
  • MotoGP
  • Valentino Rossi
  • Yamaha M1
  • Yamaha Monster Energy Team

Top Stories

  • IL DOPING DIVIDE IL TENNIS: Il caso Ouhdadi (squalificato per tre anni causa Clostebol), le polemiche per la differenza con Sinner e l’attacco di Kyrgios

    di Giulia Sorrentino

    IL DOPING DIVIDE IL TENNIS: Il caso Ouhdadi (squalificato per tre anni causa Clostebol), le polemiche per la differenza con Sinner e l’attacco di Kyrgios
  • Il venerdì di Le Mans ci ha detto che Marc Marquez userà il telaio nuovo per ammazzare un campionato che Ducati non domina più

    di Tommaso Maresca

    Il venerdì di Le Mans ci ha detto che Marc Marquez userà il telaio nuovo per ammazzare un campionato che Ducati non domina più
  • SINNER VA A ROMA, KYRGIOS NON PERDONA. Nick torna all’attacco contro Jannik e scazza con chi lo difende Jannik. Ci risiamo?

    di Giulia Sorrentino

    SINNER VA A ROMA, KYRGIOS NON PERDONA. Nick torna all’attacco contro Jannik e scazza con chi lo difende Jannik. Ci risiamo?
  • La Formula 1 a Miami fa già casino: i Tifosi contro la Ferrari, le livree speciali… e la rumorosa assenza di Max Verstappen

    di Alice Cecchi

    La Formula 1 a Miami fa già casino: i Tifosi contro la Ferrari, le livree speciali… e la rumorosa assenza di Max Verstappen
  • La misura di Marc Marquez? L’ammissione di Johann Zarco suona di avvertimento per Pecco Bagnaia: “è un pilota molto estremo”

    di Emanuele Pieroni

    La misura di Marc Marquez? L’ammissione di Johann Zarco suona di avvertimento per Pecco Bagnaia: “è un pilota molto estremo”
  • Nadal si lancia in previsioni tra Sinner e Alcaraz e avvisa Jannik per Roma: “Sarà difficile perché dopo un periodo lontano dalle competizioni…”. E sul doping, Musetti, Berrettini e Cobolli…

    di Giulia Sorrentino

    Nadal si lancia in previsioni tra Sinner e Alcaraz e avvisa Jannik per Roma: “Sarà difficile perché dopo un periodo lontano dalle competizioni…”. E sul doping, Musetti, Berrettini e Cobolli…

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

[VIDEO] Saluto romano sul podio con inno italiano: pilota russo licenziato e indagine in corso dalla FIA

di Redazione MOW

[VIDEO] Saluto romano sul podio con inno italiano: pilota russo licenziato e indagine in corso dalla FIA
Next Next

[VIDEO] Saluto romano sul podio con inno italiano: pilota russo...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy