In un anno in cui di saluti importanti tra capisaldi e team in Formula 1 se ne sono visti a valanghe, uno di quelli più discussi è stato quello di Adrian Newey e Red Bull, un’accoppiata che ha vinto a lungo e che ha sempre vantato un rapporto interiore della squadra davvero formidabile. Non era tutto rose e fiori invece, con il direttore tecnico che ha firmato il licenziamento dall’azienda alla ricerca di una seconda parentesi da aprire nel mondo della Formula 1, con tutti gli appassionati pronti a seguire attentamente il risultato delle sue scelte. Infatti, il team più quotato per il futuro del britannico sembrava la Ferrari, che si sarebbe trovata un esperto a lavoro per le monoposto dei prossimi anni, e tra voci e gossip sembrava che questo accordo fosse veramente arrivato. Invece, una delle poche notizie della pausa estiva dice il contrario, raccontando di un Adrian Newey a cui manca solo l’ufficialità per entrare a far parte dell’Aston Martin, disposta a tutto pur di averlo.
Una notizia che ha un po’ distrutto i sogni di chi, per il 2025, aspettava un vero e proprio dream team rosso, con un ingegnere esperto che avrebbe davvero potuto disegnare una vettura all’altezza di tutto quello che la Formula 1 impone per vincere. Forse però, il vero problema non è che Adrian Newey non ha scelto la Ferrari, piuttosto è la rossa che continua ad essere incerta sulle mosse del futuro, con ancora un grande punto interrogativo per chi possa essere la persona giusta per ricoprire il ruolo lasciato da Enrico Cardile, l’ex direttore tecnico della rossa. Infatti, con il tempo che stringe verso la fine della stagione del 2024, bisogna iniziare a pensare al 2026, anno in cui arriverà la nuova rivoluzione tecnica delle monoposto, andando a marcare un periodo chiave per la Formula 1 e per il suo destino. Ogni squadra infatti si sta muovendo per costruire una base salda, mentre la Ferrari su questo fronte per ora ha solo perso un caposaldo. Ad oggi il ruolo di direttore tecnico lo ha Fred Vasseur, in attesa proprio di Serra, ma il problema più importante arriva dando uno sguardo al futuro: chi la disegna la macchina per il 2026?
Di nomi in ballo oltre a quello di Adrian Newey ce ne sono un paio, come quello di Loic Serra, ex Mercedes, che dal 1 ottobre è atteso come Head of Chassis Performance Engineering. Il francese, nonostante sia uno dei migliori ingegneri a tutto tondo del circus, in realtà non ha mai ricoperto il ruolo di direttore tecnico, essendo stato prima responsabile della prestazione in BMW e poi in Mercedes, e quindi arriverebbe a maneggiare un mondo quasi del tutto nuovo. Il suo ruolo infatti lo identificherebbe come un “braccio destro” del direttore tecnico, che ancora però non esiste nei progetti di Vasseur. Un altro ingegnere che si pensava potesse arrivare era Pierre Waché, il sostituto di Newey in Red Bull, che per la Ferrari poteva portare tanta conoscenza, avendo lavorato a stretto contatto con il britannico per anni, ma a quanto pare anche lui ha fatto un passo indietro, dichiarando che il suo grande obiettivo ora è quello di preparare la Red Bull del futuro - anche se con quella del presente non sta andando proprio tutto a gonfie vele.
È un punto interrogativo molto pesante quello sulle spalle della rossa in questo momento, che non trova una certezza ancora nel punto più importante per far sì che tutto vada come deve andare. Le scelte di Fred Vasseur finora hanno portato grandi risultati, ma la sua rivoluzione ha bisogno di trovare in fretta qualcuno all’altezza per ricoprire il ruolo di direttore tecnico, altrimenti tutto potrebbe andare a scemare in un attimo. La Ferrari ha davvero bisogno di Adrian Newey? In una situazione come questa ha proprio bisogno di un direttore tecnico, che sia il britannico o qualcun altro, e ne ha bisogno in fretta: il 2026 è più vicino di quanto sembri.