“…quando quel suono diventerà blu / sarà l'inizio / Crescerà piano e ti scenderà giù / giù come un brivido / Quando di colpo comincia lo show…” - E’ un passaggio di una vecchia canzone di Vasco Rossi che solitamente apre i suoi concerti. L’abbiamo preso in prestito, per spiegare uno stato d’animo adesso che – ormai si può dire davvero – la MotoGP sta realmente per accendere i motori. Domani si comincia, in Qatar, dopo mesi di timori dovuti al Covid19 e ad un copione che sembrava sciaguratamente ricalcare quello del 2020. I test in programma in Malesia, a febbraio, sono stati annullati, è vero, ma il governo del Qatar, insieme agli organizzatori del motomondiale, Dorna, irta e FIM, hanno saputo tener duro. Il protocollo è rigidissimo per tutti e, verosimilmente, costringerà molti, piloti compresi, a restare dalle parti del circuito di Losail fino al 4 aprile. Ma lo spettacolo, almeno in questa sua prima parte, è garantito. Team e moto sono già stati presentati e, adesso, è il momento di girare simbolicamente la chiave e azionare lo start.
All’appello, al momento, manca solo Suzuki, ma è chiaro che la regina intende farsi aspettare. Giusto per ricordare a tutti chi ha comandato l’anno scorso e chi intende comandare ancora in questo 2021. Tutti gli altri hanno già risposto all’appello delle presentazioni, con Aprilia che ha tolto i veli oggi alle RS-GP 2021 di Aleix Espargarò e Lorenzo Savadori. Significa, tradotto in termini spiccioli, che adesso si fa davvero sul serio.
E ormai, al netto dei due milioni di scongiuri che abbiamo fatto in questi giorni dopo quanto accaduto nel 2020, indietro non si torna: la MotoGP comincerà ufficialmente in Qatar. Domani: venerdì 5 marzo 2021. Primo giorno con il cordoli di Losail che conterranno le emozioni dei debuttanti, Enea Bastianini, Luca Marini e Jorge Martin, e dei collaudatori. Mentre da sabato in pista anche i piloti ufficiali, per una due giorni intensa di test. Poi si riprenderà il fine settimana successivo, con altre tre giornate, che apriranno la strada all’inizio del mondiale, sempre in Qatar, il 28 di questo mese.
Spiegare l’agenda è semplice. Redigerla, e rendere il tutto anche possibile, però, non è stato affatto uno scherzo. Ne sanno qualcosa quelli di Dorna, Irta e FIM che hanno dovuto fare i conti con una pandemia che doveva scomparire e invece non è scomparsa. Con un vaccino che doveva mettere in salvo tutti e invece non è ancora così facile da reperire. Con le pressioni, le opportunità, i dubbi sul far muovere così tanta gente a dispetto di un momento in cui l’attenzione deve essere altissima. Tanti ostacoli come chiodi che rischiavano di bucare gli pneumatici della MotoGP prima ancora di cominciare, come era accaduto proprio l’anno scorso, e che, invece, sono stati spazzati via per garantire un avvio regolare. Certo, non ci sarà il pubblico e l’impressione è che non ci sarà per buona parte del 2021, ma il suono che arriva dal Qatar è comunque musica per le orecchie di ogni appassionato.
Già da giorni i box di Losail sono tornati a sembrare un alveare, con uomini e attrezzature che hanno raggiunto il circuito per allestire tutto. E anche le moto, pur se nel segreto delle serrande abbassate, hanno già cantato le loro prime note. Ci siamo, finalmente, anche se un piccolo giallo, purtroppo, s’è già consumato. Riguarda il campione del mondo in carica della Moto2, Enea Bastianini, che non ha potuto raggiungere Losail insieme agli altri piloti Ducati a causa di un tampone che sembrava aver dato un esito poco chiaro. L’esame è stato ripetuto nelle ore successive e per Bastianini tutto dovrebbe essersi risolto per il meglio, anche se ora dovrà affrontare una ulteriore quarantena di 24 ore e un altro tampone subito dopo l'arrivo in Qatar. Al momento, comunque, la partecipazione al test di domani non sembrerebbe essere a rischio.