Motegi. Pista destrorsa, staccate violente, ripartenze secche da basse velocità. Fare 24 giri consecutivi sul tracciato giapponese con ritmo veloce, costante e senza sbavature significa spremere al massimo mente e, soprattutto, fisico. E Marc Marquez, oggi, ha rispettato tutti i requisiti, superando la prova a pieni voti. Anche se lui sminuisce: “Sono contento di come hanno risposto muscoli e braccio destro, ma non sono contento del quarto posto”. L’atteggiamento è quello del Marquez dei giorni migliori; velocità ed incisività – invece - si stanno avvicinando alla versione più brillante del numero 93, quella pre Jerez 2020.
L’intero weekend del fenomeno di Cervera è stato convincente. A cominciare dalla pole position di sabato sul bagnato, quando Marc, potendo guidare in scioltezza senza forzare, non ha lasciato scampo agli avversari. Questa mattina, poi, sulla pista di Motegi è spuntato il sole e Marquez, come in passato, al termine del warm up è andato alla ricerca del limite. Risultato? Una scivolata innocua alla curva 9 e maggiore consapevolezza delle potenzialità della moto in previsione gara. In gara, appunto, nessun errore e un piazzamento ai piedi del podio. Quella di Marc Marquez è stata l’unica Honda in top 10. Lui, invece, l’unico a montare la gomma morbida al posteriore tra i primi 8 classificati, mantenendo un ritmo costante sul piede dell’1’46” basso. In aggiunta ai numeri del fine settimana giapponese di Marquez, però, ci sono stati altri segnali importanti. Come l’attacco su Miguel Oliveira a tre giri dal termine nella lotta per il quarto posto: un affondo in staccata proprio nel punto in cui l’anteriore della Honda, nel warm up, lo aveva abbandonato. Oltre al fatto che Marc, alla prima occasione buona dopo il rientro, abbia regolato Quartararo e Bagnaia, che si giocano il titolo. Incoraggianti, soprattutto, sono le dichiarazioni del fenomeno di Cervera: “Contentissimo della mia condizione fisica. È la prima volta da tanto tempo che non ho sentito dolore al braccio, ma solo stanchezza muscolare, che è normale”.
Marc, successivamente, ha analizzato la gara al microfono Sky di Antonio Boselli: “Penso che questo weekend io e il team abbiamo lavorato molto bene. La moto era la stessa di inizio stagione in Qatar, solo il forcellone è diverso (Marquez sta utilizzando il forcellone Kalex provato nei test di Misano, ndr). Qui in Giappone i punti deboli della moto si sentivano meno, e questo mi ha aiutato. È stato bello fare una gara costante, senza errori, esagerazioni o cose strane. Ho messo la morbida dietro perché il mio obiettivo era spingere da subito, ma al primo giro ho avuto qualche problema, poi ho cambiato mappatura e tutto si è risolto. La cosa più importante è che alla fine ho attaccato Oliveira perché me lo sentivo, e negli ultimi giri era da tanto che non mi sentivo così forte. Alla prossima in Thailandia ci proveremo per il podio.”