Il sorriso è quello solito, la luce negli occhi è uguale a quella che non si vedeva più da tempo. Marc Marquez è tornato e adesso sarà la pista a parlare, pur nella consapevolezza (che dobbiamo avere tutti) che ci vorrà un po’ prima di rivederlo ai suoi livelli. Vive il momento Marc Marquez e è un gran momento. Perché i cordoli di Aragon saranno il teatro di un ritorno in scena che fa bene a Marquez, che fa bene a Honda, ma che, diciamolo senza giri di parole, fa bene a tutta la MotoGP, sempre più alle prese con la crisi di pubblico e di ascolti.
“Sono molto felice di essere di nuovo qui – ha detto ieri ai microfoni di Sky - La verità è che qualche mese fa non avrei immaginato di poter correre di nuovo nel 2022. Le cose sono andate per il verso giusto sin dall'inizio, sin dall'operazione. E passo dopo passo stanno andando meglio ”. Gioia per il rientro e fiducia sul futuro, con Marquez che, comunque, chiede agli appassionati di restare con i piedi per terra. “Le sensazioni sono buone, il modo in cui ho terminato il test di Misano, dal punto di vista della condizione fisica, è stato buono . È lì che abbiamo analizzato il recupero del mio braccio e abbiamo capito che forse c'erano possibilità di essere a Aragon. Qui non avrò nessun problema per finire il weekend , poi vedremo, non so ”.
Parole che hanno subito messo in allarme i tifosi. Ma quella di Marquez è solo prudenza, unita alla consapevolezza che i suoi tempi di recupero non possono essere, in questa fase, gli stessi di un atleta in perfetta forma fisica. Ha precisato, quindi, che essere a Aragon non significherà necessariamente esserci sempre da qui alla fine del mondiale. “Ci saranno tre gare di fila e il rischio di un affaticamento muscolare è concreto – ha spiegato l’otto volte campione del mondo - Non so come reagirò, ma ho già parlato con la Honda e loro capiscono la situazione. Capiscono che qualche fine settimana potrei dovermi fermare a metà. In quel momento dovremo essere molto onesti e lucidi nel valutare le mie reali condizioni, perché io non voglio rischi. Senza dubbio il mio obiettivo è provare a finire ogni fine settimana d'ora in poi. Ma è vero anche che forse in Giappone, o forse in Thailandia, dovrò fermarmi a metà del weekend. Non lo sappiamo”.