Ok, il titolo è una provocazione o, se vogliamo, una battutaccia. Però ci sta, perché la storia di Marc Marquez e Fabio Quartararo sembra simile a quella di Checco Zalone, nel famoso film in cui ha dovuto accorgersi che “il posto fisso” per cui si era speso tutta la vita era, in realtà, una tremenda prigione. Uno, Marc Marquez, sta facendo di tutto per provare a andare via, l’altro, Fabio Quartararo, continua a giurare fedeltà a Yamaha (e non potrebbe fare altrimenti), ma ieri – siamo pronti a scommetterci – hanno “rosicato” entrambi. Perché? Perché entrambi hanno visto la moto più ambita, la Ducati Desmosedici ufficiale uguale uguale a quella del campione del mondo, finire nelle mani di uno che, invece, il posto fisso l’aveva praticamente perso. Ok, l’abbiamo romanzata un po’, ma per due come Marc Marquez e Fabio Quartararo non deve essere stato il più dolce dei bocconi da mandare giù. Non perché Franco Morbidelli non meriti una Desmosedici, ma perché quei contratti che rendeva entrambi “al sicuro” si sono rivelati una gabbia dorata dentro a cui l’ossigeno comincia a mancare.
Marc Marquez il suo supermega contratto l’ha firmato ormai tre anni fa, senza poter pensare minimamente a quello che sarebbe successo dopo. E invece è successo di tutto, tra i suoi infortuni e una Honda che, in maniera del tutto imprevedibile, ha completamente perso la bussola. Oggi l’otto volte campione del mondo continua a mandare messaggi e segnali a HRC, però tutto sembra restare tremendamente fermo. “Abbiamo bisogno di un motore diverso” – ha provato a dire. “Abbiamo bisogno di ingegneri europei” – ha poi rincalzato. Ma al momento, a parte qualche piccola novità, di rivoluzionario veramente non s’è visto niente. Con quel posto fisso da oltre dodici milioni di Euro a stagione che, oggi, è come un cappo al collo per un campione che vuole vincere ancora e che invece dovrà verosimilmente mettersi l’anima in pace e accettare di dover fare i conti con un’altra stagione terribile. Sì, ok, c’è la prospettiva Gresini. Ma è reale? E con quali penali? Tutte domande che al momento lasciano solo dubbi, mentre Marc Marquez continua a ripetere che ha un paio di prospettive sul piatto. Probabilmente sono le stesse proprio di Checco Zalone: seguire l’amore (nel suo caso quello per la vittoria), oppure ostinarsi a restare dove sta.
Una scelta che con non meno sofferenza ha dovuto già fare Fabio Quartararo. Anzi, per il francese la sofferenza è stata di più e sarà di più, visto che da qui alla fine della stagione si ritroverà nello stesso box un compagno di squadra che avrà stampata in faccia la soddisfazione di chi è consapevole che dall’anno successivo si aprirà un capitolo del tutto nuovo e che se avesse un titolo sarebbe “opportunità pazzesca”, scritto tutto in maiuscolo. Un’opportunità pazzesca che invece è negata proprio a Fabio Quartararo da un contratto firmato ormai un anno fa sulla base di promesse che non sono state mantenute da parte della stessa Yamaha. Con in più, oggi, la consapevolezza che pure il 2024 non potrà certamente essere l’anno della svolta e la paura (che per un pilota è un terrore vero e proprio) che un altro di quelli che gli arrivavano puntualmente dietro finirà per arrivargli puntualmente davanti.
Per evitare che accada, Fabio Quartararo ha provato anche ieri a suonare la sveglia ai suoi, dopo averlo già fatto a Misano al termine di una giornata di test decisamente deludente: “Non me ne vado quando le cose vanno male, non mollo mai – ha tuonato il francese - Alla fine della giornata, siamo una squadra, nella buona e nella cattiva sorte. Certo, ho fatto qualche critica e usato parole aggressive, ma soprattutto per motivare la squadra. Ogni anno scendo sempre più in basso, ma l’obiettivo quando sei in fondo è rialzarti: il mio desiderio di riportare la Yamaha al top è enorme ”. Continuerà a pensarlo anche l’anno prossimo, quando non sarà più “schiavo del suo posto fisso” e vedrà verosimilmente sfrecciargli a fianco Franco Morbidelli in sella alla sua nuovissima Ducati Desmosedici?