Già in passato, quando s’era cominciata a spargere la voce di un corteggiamento serrato da parte di KTM, Lucio Cecchinello era stato chiaro: “Abbiamo un contratto con Honda e quindi non c’è alcuna proposta da prendere in considerazione, ma se anche non ci fosse stato di mezzo un contratto avrei fatto molta fatica, dopo così tanti anni fianco a fianco, a valutare qualunque marchio diverso da Honda”. Una sorta di promessa di fedeltà per l’ex pilota e team manager italiano che, però, pur mantenendo bassi i toni e senza lasciarsi andare a polemiche inutili, ci tiene a far sapere che la crisi in cui è piombata Honda sta cominciando a diventare frustrante anche per lui. Che non significa che vuole sbattere la porta e guardare altrove, ma che vorrebbe, piuttosto, poter mettere a disposizione tutta la sua esperienza e la sua struttura per aiutare concretamente Honda.
Sembra qualcosa di banale e scontato. Ma evidentemente non lo è, visto che proprio Lucio Cecchinello, ospite di Giovanni Zamagni e Moto.it, ha confermato che l’atteggiamento di HRC negli ultimi anni non è stato quello di chi è convinto che la piena sinergia sia l’unica strada da seguire tra una squadra factory e una satellite. “Non pensavo che Alex Rins andasse via – ha ammesso – ma rispetto la sua scelta. Si è ritrovato in una squadra satellite e con meno ingegneri intorno e questo ha fatto sì che si sentisse meno considerato da parte di Honda. La realtà è che la Honda si è trovata in una situazione in cui, per salvare e preservare il rapporto con Marc Márquez, hanno dovuto dare il 110% per dargli tutto il supporto e per questo tutte le evoluzioni sono state date a lui. Questo ha fatto maturare in Rins la sensazione che forse si trovava in una situazione di subordinazione che non gli piaceva”. Una lucida analisi dei fatti, senza metterci dentro polemiche, ma lasciando chiaramente intendere che un altro atteggiamento da parte di Honda è ciò che lui stesso di augura. Così come si augura, esattamente come Marc Marquez, un progetto nuovo per la RC213V che riguardi anche il motore. “Serve un passaggio – ha affermato - abbiamo problemi a controllare la sbandata e a trasferire la potenza. In KTM sono migliorati cambiando il motore, quindi bisogna guardare anche il motore e non solo il telaio”.
Intanto, sul fronte piloti, annunciato già l’ingaggio di Johann Zarco per il prossimo anno, LCR ha fatto sapere oggi di aver rinnovato per un altro anno il contratto di Takaaki Nakagami. E’ noto che lo sponsor Idemitsu vuole un pilota asiatico e è noto anche che Ai Ogura, al momento, non intende fare il grande salto verso la MotoGP, con Honda e Cecchinello che hanno quindi scelto di confermare l’esperto giapponesse che già da anni è con loro piuttosto che tentare un qualche pericoloso salto nel vuoto, andando a scommettere su piloti ancora troppo acerbi. Da qui la scelta di andare avanti insieme con Nakagami, per un altro anno, con il numero 30 che, quindi, avrà un’occasione in più per mostrare un talento che non è in discussione, ma che ha fatto fatica a emergere tra i mostri sacri della velocità. “Sento che LCR è parte della mia famiglia e, ovviamente, sono entusiasta di essere con loro per un'altra stagione – ha affermato - Voglio ringraziare loro e HRC per l'opportunità perché so che siamo una buona squadra. Ora è il momento di lavorare ancora più duramente per essere preparati per il futuro”.
A cominciare, quindi dal GP d’India (ammesso che si correrà davvero vista la situazione), con il giapponese che dividerà questa volta il box con Stefan Bradl, visto che Alex Rins, attraverso un video pubblicato su Youtube, ha fatto sapere di non essere riuscito ad avere buone sensazioni dal test fatto in sella a una CBR 1000 di serie. E che, quindi, salterà i prossimi due appuntamenti in calendario. “Purtroppo ho molto dolore e non riesco a guidare- ha raccontato – Ero rimasto molto contento dopo un test fatto che le Ohvale, ma con la moto grande è stato diverso”.