Crescere e ritrovarsi. Adesso a Marc Marquez non interessa altro o almeno è ciò che l’otto volte campione del mondo ha affermato proprio in queste ore che precedono il GP della Thailandia. L’ottimo piazzamento rimediato in Giappone, infatti, potrebbe alimentare aspettative tra i suoi tifosi, ma il fenomeno di Cervera vuole stare con i piedi per terra.
“Voglio un altro week end come quello del Giappone – ha spiegato nel comunicato stampa del martedì – E’ chiaro che vorrei lottare ancora per le prime posizioni, come a Motegi, ma io non credo sia realistico avere quell'aspettativa . Combattere, adesso, non è il nostro obiettivo, siamo qui per costruire”. Costruire e in qualche modo raddrizzare una stagione che per Honda è stata disastrosa fino al rientro proprio di Marc Marquez, ma anche mettere le basi per la RC213V del 2023. Perché Marc Marquez può anche fare il saggio per qualche mese, ma poi vuole tornare a interpretare l’unico ruolo che gli riesce davvero: il vincente. “La mia passione e la mia ambizione non sono cambiate dal 2013 – ha aggiunto - quando sono arrivato nel Motomondiale. Ho la stessa passione per il motociclismo e la stessa motivazione e ho lo stesso obiettivo: voglio lottare per il titolo ogni anno. Poi, ovviamente, ci sono anni in cui puoi e altri in cui non è possibile. Ma il mio obiettivo è competere per cercare di vincere gare e lottare per il campionato del mondo. Al momento non siamo pronti, ma rimango motivato perché si tratta di rimettersi a lavorare per riuscirci l’anno prossimo”.
Magari provando a togliersi qualche soddisfazione anche nel finale di questa stagione, per regalare a Honda almeno un podio. Un obiettivo che per Marc Marquez non è impossibile, visto che il circuito di Buriram è tra quelli che gli piacciono di più. Ma bisognerà capire quali sono le sue reali condizioni fisiche, non tanto in merito al dolore alla spalla, quanto all’affaticamento generale dopo lo sforzo fatto a Motegi. “Ho fatto delle belle gare su questa pista nel 2018 e nel 2019, soprattutto la nostra ultima gara, e non vedo l'ora di rivedere i tifosi thailandesi - ha detto l'otto volte iridato - Non ho del tutto superato l’affaticamento del braccio, anche se è stato un buon fine settimana in Giappone. Ma è anche vero che le condizioni piovose di sabato mi hanno aiutato a rilassarmi. Mi ha aiutato anche partire dalla pole position. Sono sempre onesto: penso che in un weekend normale non sarebbe stato possibile essere quarto, ma settimo, ottavo o nono”.