Non lo ha detto, ma la sintesi dell’intervista rilasciata a AS da Alberto Puig potrebbe essere questa: ‘mo so’ ca**i vostri! Il manager spagnolo di HRC, infatti, è tornato a mostrare il suo inconfondibile ghigno e la sua atavica sicumera come non faceva più da un bel po’ di tempo. Da quando, cioè, una Honda orfana di Marc Marquez non riusciva a salire sul podio neanche per sbaglio. Ora, però, è tutto diverso, la RC213V ha conquistato proprio con Marc Marquez il secondo posto a Phillip Island e nell’aria c’è anche una non tanto velata convinzione che sul circuito di Valencia potrebbe arrivare persino una vittoria.
Presupposti, questi, che hanno totalmente fatto cambiare atteggiamento a Puig. “La cosa più importante era vedere Marc ritrovare la sua vera velocità e poter mostrare il suo vero DNA – ha detto - Questo significa che possiamo tornare a lottare per la vittoria. Dal punto di vista del team Repsol Honda e dell'HRC, siamo molto felici per lui e, ovviamente, per essere di nuovo tra i primi al termine di un gran premio”. Sul fatto che Marc Marquez sia tornato e sia ancora in grado di rendere la vita difficile a chiunque altro degli avversari in pista non ci sono dubbi. I dubbi, casomai, riguardano la moto, con Marquez che anche a Phillip Island ha dovuto rischiare per superare i problemi di trazione, scegliendo di correre con una gomma che avrebbe potuto consumarsi ben prima della bandiera a scacchi. E’ stato perfetto Marc Marquez e non lo è di certo la sua moto e questo Alberto Puig sembra saperlo bene.
“Marc Marquez è il nostro centro, il focus è su di lui – ha aggiunto il manager spagnolo - Sappiamo cosa ha passato e non abbiamo altro che rispetto e ammirazione per lo sforzo che ha fatto per tornare in buone condizioni e esibirsi a quel livello: quando hai un pilota come Marc, non puoi mai lasciarlo fuori dai giochi. Non sarà facile, ma vedremo cosa accadrà. La cosa più importante, ora, è che le sue condizioni migliorino e che la Honda sia in grado di dargli gli strumenti per fare quello che sa fare. Continueremo a lavorare per il futuro, per portare la migliore moto possibile e riportare il titolo alla Honda. È il nostro impegno e il nostro dovere di azienda leader nel settore delle corse”.