Marc Marquez ha un’altra faccia. La decisione se lasciare o meno la Honda gli metteva nervosismo e gli aveva tolto quel sorriso che adesso, invece, sembra ritornato eternamente stampato sul volto dell’otto volte campione del mondo. E’ più sereno e lo dice senza girarci intorno, ma ci tiene a mettere in chiaro un punto: “Non corro gratis”. E’ la risposta del campione di Cervera a quelli che, interpretando le parole di Paolo Ciabatti, erano arrivati quasi a sostenere che Marc Marquez nel 2024 avrà più spese che guadagni.
“Io ho sempre messo davanti a tutto l’ambizione sportiva e le ragioni sportive perché per me sono ciò che conta –ha affermato – ma questo non significa che correrò gratuitamente”. E’ chiaro che la Gresini Racing e i vari sponsor coinvolti nell’operazione di mercato non garantiranno una somma pari a quella a cui Marquez ha rinunciato andando via da Honda (12,5 milioni di Euro), ma è altrettanto chiaro che sono riusciti comunque a trovare il modo di accontentarlo economicamente. Di cifre e di dettagli Marc Marquez, però, non ha parlato, anche perché i dettagli che gli interessano sono altri: quelli della Ducati Desmosedici.
In conferenza stampa, l’otto volte campione del mondo ha praticamente ammesso che il suo seguire le Ducati in maniera quasi ossessiva e fastidiosa nelle prove dei fine settimana di gara non è solo per strappare l’accesso in Q2 sfruttando le scie. Vuole capire più particolari possibili della moto che guiderà nella prossima stagione e essere vicinissimo alle Desmosedici è, di fatto, un modo per cominciare a studiare. Solo che c’è un problema: con questa Honda diventa difficile anche studiare. “Vorrei sempre poter andare dietro alle Ducati per vedere come sta la moto –ha precisato -Ma quando arrivo dietro di loro tre curve sono già tante, poi la distanza diventa troppa. C'è un problema o no, ma abbiamo sempre bisogno di una ruota. È molto difficile analizzare una moto dall'esterno. Puoi dire dove perdi di più, dove di meno, cosa fa o non fa, ma dall'esterno il giardino del vicino sarà sempre migliore del tuo, perché i difetti non li vedi. Quando provi la moto, e solo quando la provi, è quando ne capisci davvero i limiti”.
Un modo per dire che Marc Marquez adesso ha solo una cosa in testa: i test di Valencia, sempre ammesso che Honda gli permetta di provare la Desmosedici prima che finisca il 2023. Per ora tutto ciò che resta da fare, invece, è provare a accontentarsi, con Marquez che spiega che il podio del Giappone potrebbe essere stato, viste le difficoltà, l’ultimo della sua storia con Honda. “Qui in Thailandia – ha concluso – non andrà meglio che altrove. A poco a poco vediamo nelle FP1 dove siamo e da lì creiamo o vediamo le aspettative di ciò che possiamo raggiungere. Non so cosa dirvi, se preferisco un fine settimana asciutto o se la pioggia potrebbe essere una alleata per provare a puntare al podio".