Scarso feeling e nessuna fiducia. Cinque parole per descrivere il rapporto tra Pecco Bagnaia e la Desmosedici GP 25 (o 24 e mezzo come la chiama qualcuno) dopo i primi round della stagione. A dire che manca il feeling, spiegando che “anche girando quattro secondi più piano si sentirebbe niente dalla moto” è stato lo stesso Pecco Bagnaia, che a Le Mans è riuscito a essere più chiaro del solito, provando anche a mettere a tacere quelli che dicono che è tutta una questione di testa. Magari sarà anche un po’ una questione di testa, ma i numeri raccontano che potrebbe esserci davvero dell’altro. Nessun complotto, sia inteso, nessuna manovra oscura studiata nei tavoli segreti di Borgo Panigale, ma numeri. Alex Marquez con la GP 24 vola, così come con la stessa moto ha cominciato a volare anche il suo compagno di squadra, Fermin Aldeguer e nell’altro team Ducati, quello di Valentino Rossi per essere chiari, Franco Morbidelli, che guida una Desmosedici GP24 è davanti in classifica generale a Fabio Di Giannantonio, che invece guida una Desmosedici GP25. Se il problema fosse davvero la nuova moto?

Eh, ma Marc Marquez vola e sembra inarrestabile! E’ sicuramente la risposta che darebbero in molti. Ma è una risposta fin troppo facilona e che non tiene conto dell’immenso – e quasi non umano – talento di Marc Marquez (anche alla luce delle strane cadute di Austin e Jerez) che tra l’altro, come ha spiegato Pecco, non ha mai guidato una Desmosedici GP24 e quindi non ha stampato in testa il ricordo di qualcosa che forse era nettamente migliore. L’altra parte dei faciloni, invece, s’affretterà a dire che niente e nessuno vieta a Pecco Bagnaia di tornare indietro. Il punto, però, è che questa affermazione è totalmente falsa. Perché le specifiche del motore utilizzato dai piloti factory di ogni marchio devono essere identiche. A dirlo è il regolamento della MotoGP, come ha spiegato in un video sul suo canale Youtube il giornalista e commentatore di Sky, Rosario Triolo. E’ vero che la Desmosedici GP 25 e la GP24 sono molto, ma molto simili, ma non sono uguali e in una MotoGP in cui la tecnica è esasperata basta un niente, un niente davvero, per stravolgere ogni sensazione.

Pecco dice di “non sentire niente dalla moto” e, come analizza proprio Triolo, basta un qualcosa di diverso nelle masse rotanti o anche semplicemente un posizionamento differente di un qualche supporto motore per avere una moto che al 95% è identica a quella dell’anno precedente, ma che ha un comportamento totalmente diverso. Mettendo chi la guida in un vicolo cieco o, comunque, nelle condizioni di potersi adeguare e basta senza possibilità di tornare completamente al vecchio. Con, in più, un Marc Marquez che riesce a mascherare ogni cosa con talento e esperienza, rendendo tutto molto più confuso per chi è chiamato a intervenire. Non è una colpa, sia chiaro, ma ad oggi la classifica e i numeri dicono sì che Marc Marquez, come ha affermato pure Pecco, “riuscirebbe a andare forte anche con un trattore”, ma pure che la GP24 è migliore della GP25. Mentre il regolamento, inesorabilmente e senza possibilità di appello, dice che indietro non si può tornare, visto che le specifiche devono essere identiche per entrambi i piloti ufficiali. Non è un dettaglio da poco. Ecco perché Pecco Bagnaia a Le Mans, anche parlando con Davide Tardozzi, ha detto che l’unica cosa da fare, ora, è evitare di cambiare ancora e semplicemente provare a adeguare il proprio stile alla moto che si ha. Magari senza stare neanche troppo a guardare Marc Marquez: già a Le Mans l’italiano non ha voluto il nuovo telaio che lo spagnolo ha invece scelto.
Silverstone, meteo permettendo, sarà verosimilmente il banco di prova di un approccio del tutto nuovo - e, forse, anche differenziato - nel box del Team Lenovo. “Il weekend di Le Mans non ci ha regalato tante soddisfazioni – ha detto Pecco - Ero veloce, competitivo già dal venerdì, ma la doppia caduta in gara non mi ha permesso di concretizzare. L’obiettivo è avere più confidenza sul davanti per poter guidare come vorrei. A Silverstone sono andato sempre molto forte negli ultimi anni, il tracciato e l’atmosfera mi piacciono e non vedo l’ora di tornare a lavorare nel mio box”. Se Pecco cerca la svolta su terra inglese, Marc Marquez, invece, cerca conferme. “Scendo in pista alla ricerca di conferme – ha detto nel breve comunicato stampa che precede il fine settimana di gara - In Francia ho centrato due importantissimi piazzamenti per la classifica e ho continuato a fare prove sulla moto. Torniamo ai box per ritrovare le stesse sensazioni sul materiale che abbiamo provato al test di Jerez e continuiamo a lavorare sodo per essere competitivi in entrambe le gare”.