Il 2023 della MotoGP è terminato da una settimana, eppure Marc Marquez negli ultimi sette giorni ha avuto un calendario fittissimo: martedì la prima uscita con la Ducati del Team Gresini sull'asfalto di Valencia, mercoledì l'operazione all'International Ruber Hospital di Madrid per risolvere il problema della sindrome compartimentale al braccio destro (che, all'insaputa di buona parte del paddock, ha condizionato lo stato di forma dell'otto volte campione del mondo dal Gran Premio di Gran Bretagna in poi), oggi il tradizionale Thanks Day di Honda di fine stagione a Motegi (presenti anche max Verstappen e Sergio Perez), dall'altra parte del mondo.
Marc, fresco di una brillantissima prima presa di contatto con la Desmosedici GP23 (ha chiuso i test di Cheste in quarta posizione, a poco più di un decimo dal leader Vinales, mostrandosi subito a proprio agio in sella alla Ducati), si è presentato in Giappone con un'evidente fasciatura all'avanbraccio destro, che non gli ha impedito di mangiare un buon sushi con le bacchette a pranzo, in compagnia del suo ormai ex compagno di squadra, Joan Mir. Sì perché il Thanks Day 2023 di Honda è tradizionale fino ad un certo punto per Marc Marquez, che ha partecipato a tutte le ultime undici edizioni della consueta giornata in famiglia prenatalizia di HRC. Questa, però, potrebbe essere l'ultima. Oppure no. Dal primo gennaio 2024 le strade del 93 e della Casa di Asaka si separeranno, lo spagnolo potrà finalmente rilasciare dichiarazioni ufficiali in merito al primo test con la Ducati, alle sensazioni provate nel corso del martedì di Valencia vissuto all'interno del Team Gresini, che ha accolto il fenomeno di Cervera con grande cura dei dettagli e tangibile affetto. Epperò Marc, dai tempi dell'annuncio della separazione da Honda ufficializzato in Indonesia, non smette di ribadire che il suo non debba essere per forza un addio al colosso giapponese con cui ha conquistato sei titolo in MotoGP, quanto piuttosto un arrivederci. Come se Marquez ci tenesse davvero a lasciare la Honda (che negli ultimi tre anni, tra ripetute assenze per infortuni e operazioni, non gli ha mai fatto mancare il suo supporto, a partire dall'ingaggio dello spagnolo, mai decurtato) in buoni rapporti. Sicuramente per ragioni di cuore. Forse anche per tenere il piede in più scarpe, poiché, in futuro, non si sa mai cosa può capitare.
Un discorso che Marc Marquez ha pronuciato anche oggi, nel corso del suo Farewell Greeting - Saluti d'addio - al Thanks Day di Honda 2023. Marc, dopo una parata lungo il rettilineo del Twin Ring in cui è stato acclamato dagli spettatori (tribune gremite, con tanti fan del 93), ha afferrato il microfono e - voltando le spalle al tramonto rosso che calava su Motegi - ha ringraziato HRC, con un nota emozionale nella voce: "Ciao a tutti, grazie per essere qui all'Honda Thanks Day anche quest'anno per supportare tutti i piloti Honda. Come saprete quest'anno è molto speciale per me perché le strade mie e della Honda si separeranno, ma di certo nel futuro vedremo se potremo incrociarci nuovamente. Negli ultimi undici anni abbiamo conquistato sei titoli assieme, abbiamo fatto grandi cose, siamo cresciuti reciprocamente ed è stato un privilegio fare parte di questa grande, bella, famiglia. Sappiate che la Honda sarà sempre il team della mia carriera, la gente mi ricorderà per sempre con i colori Repsol addosso, ma di certo il mio obiettivo è vincere di nuovo e ho dovuto cercare le migliori condizioni per provare a farlo, per provare a rendere la mià carriera più longeva possibile. Vedremo se nel futuro potremo incrociarci di nuovo, non so se è il mio ultimo Honda Thanks Day, spero di no, spero di tornare qui nel futuro come pilota Honda. Grazie a tutto lo staff, a tutti coloro che lavorano per Honda e specialmente al mio team che mi ha aiutato in tutti questi anni a raggiungere i miei obiettivi. La Honda sarà sempre nel mio cuore, grazie a tutti".