Quarto tempo a 171 millesimi dalla miglior prestazione di Maverick Vinales, che come di consueto si è imposto nei test finali (o iniziali, dipende da che prospettiva la si guarda) di Valencia. Marc Marquez ha siglato il suo 1'29"424 al quarantaseiesimo giro dei quarantanove effettuati nel pomeriggio soleggiato del martedì di Valencia in sella alla Desmosedici GP23 del Team Gresini. L'otto volte campione del mondo è arrivato alla prestazione pura in maniera graduale, mostrando prima del time attack un ottimo stint con tanti giri consecutivi sul passo del minuto e mezzo, che dalle parti di Cheste - stando ai risultati dell'ultimo weekend - significa andare forte. Più dei numeri e dei tempi, tuttavia, a convincere è stato il sorriso di Marc rivolto al nuovo capotecnico Frankie Carchedi, non appena il 93 si è sfilato il casco al primo rientro ai box. "Era proprio quello che desideravo, che cercavo, che bello", sembrava voler dire Marc con quella espressione. Nei primi test in ottica 2024 ha avuto gli occhi addosso da parte di tutto il mondo dei motori, che dopo dieci anni ha potuto osservare Marquez con colori diversi rispetto a quelli classici targati Repsol Honda (per l'occasione Gresini ha portato a Valencia una livrea blu scuro con inserti rossi, con il font del 93 leggermente modificato sul cupolino della GP23).
Se il diretto interessato non ha potuto raccontare le sensazioni del suo esordio con la Ducati (i contratti lo tengono formalmente legato alla Honda fino al 31 dicembre), ecco che i canali ufficiali della MotoGP hanno raccolto le opinioni a riguardo di tutti i piloti di Borgo Panigale, a cominciare da Pecco Bagnaia: "Avevo già detto un po' di weekend fa ai giornalistiche sarebbe stato primo ai primi test, l'ho mancato per tre o quattro posizioni. Penso che possa essere molto felice della moto, anche perché abbiamo fatto un lavoro meraviglioso per tutta la stagione con la GP23 e lui può divertirsi". Sulla stessa lunghezza d'onda del tre volte campione del mondo il fratello di Marc, Alex: "Non posso raccontare molto perché Marc per contratto non può ancora parlare della Ducati. Non mi sono confrontato con lui, quindi posso solo dire che è stato veloce. Ne ero certo, perché ha fatto il mio stesso percorso (dalla Honda alla Ducati, ndr) e sapevo prima di venire qui a Valencia che sarebbe stato tra i primi. Non mi aspettavo niente di diverso da lui".
Poi è stata la volta di Jorge Martín, che (come abbiamo spiegato qui) si è chiarito di Marc Marquez dopo l'incidente che ha messo fine alle sue speranze mondiali: "Penso che sia andato come tutti ci aspettavamo, non è stata una grande sorpresa. Di sicuro sarà super competitivo, quindi ora cerchiamo di capire come poterlo battere". Enea Bastianini, considerando anche ciò che ha detto nel media scrum coi giornalisti ("Marc faceva già la curva 8 meglio di tutti noi"), ha forse offerto l'analisi più interessante: "È stato bello vedere Marc in Ducati e soprattutto scrutare i suoi dati. È Marc, c'è poco da dire, è un pilota incredibile e ha uno stile di guida meraviglioso. Non sarà facile nemmeno per lui perché tutti i piloti Ducati sono molto veloci, quindi la prossima stagione sarà interessante". Marco Bezzecchi infine, riproponendo un sentimento abbastanza comune nel paddock, non è rimasto stupito dalla prima uscita del 93 con la Ducati del Team Gresini: "Ci aspettavamo che fosse veloce, penso che nessuno sia rimasto sorpreso. L'ho incrociato un paio di volte in pista e ho visto che sta già guidando molto bene. È stato bravo, ma sappiamo chi è Marc Marquez e non ha bisogno di troppe spiegazioni".