Che lui, Marc Marquez, i numeri li sappia fare è un dato di fatto. Ora dovrà anche sapercisi aggrappare. Perché le notizie giunte questa mattina da Barcellona dicono che l’ormai famoso nervo radiale non è lesionato. E che, quindi, il Cabroncito potrebbe essere in pista già a Brno, perdendo di fatto una sola ulteriore gara di questo già corto Mondiale 2020. L’intervento chirurgico è riuscito, il miracolo di esserci già venerdì prossimo nel secondo round di Jerez non riuscirà, invece.
Ma conoscendo di che pasta è fatto Marc Marquez non ci sono dubbi sul fatto che farà di tutto per arrivare a Brno più carico della dinamite. Perché se analizziamo i numeri, il 93 ha dimostrato una superiorità tale finchè, a Jerez, è stato della partita, da poter comunque ambire al quinto titolo mondiale consecutivo.
Certo, siamo sicuri che Andrea Dovizioso, come anche Fabio Quartararo e lo stesso Maverick Vinales venderanno cara la pelle. Ma la matematica è ancora dalla parte di Marc Marquez. Un mondiale di 13 gare, infatti, mette in palio in totale 325 punti. Marquez ne ha lasciati sulla sabbia di Jerez 25 e altri 25 ne lascerà a casa sua, a Cervera, impegnato com’è nel suo percorso di riabilitazione. Potrà conquistarne, quindi, solo 275. Ma “solo” è sinonimo di “troppo poco” per chi non si chiama Marc Marquez.
Lui, il 93, è perfettamente consapevole di non aver buttato definitivamente alle ortiche ancora nulla. Ecco perché sui suoi profili social ha fatto una promessa che suona quasi come una minaccia: “Tornerò in fretta”.
Parole che probabilmente rimbombano da ore nelle orecchie dei tre che a Jerez sono saliti sul podio e che, di fatto, sono i candidati a spodestare Marc Marquez dopo quattro anni di dominio assoluto. Perché se Marquez torna e non sbaglia più, le cose per loro sono tutt’altro che in discesa. I suoi rivali lo sanno benissimo ed è con la tensione derivante da questa consapevolezza che, già da venerdì, scenderanno sul tracciato andaluso per il secondo round di Jerez. Quel “tornerò in fretta” potrebbe essere, quindi, per Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Andrea Dovizioso uno stimolo a mettere nel sacco il maggior margine possibile, ma potrebbe rappresentare anche il modo con cui il Cabroncito sarà in grado di mettere pressione ai suoi avversari stando sul letto di un ospedale.