"Non lo ammetto apertamente", protesta Márquez. Si, protesta. Durante una lunga intervista a GQ Spagna comprensiva di un pettinatissimo servizio fotografico, il giornalista Hector Izquierdo gli fa notare che nel documentario All-In (visto in anteprima, perché uscire a febbraio su Amazon Prime Video) c’è un momento piuttosto significativo sul 2015. Nello specifico, riprendendo le parole del giornalista: “Forse il condimento più gustoso del docu è la tua velata ammissione di aver favorito, nell'ultimo Gran Premio del 2015, la vittoria di Lorenzo ai danni di Rossi rifiutandoti di sorpassare il maiorchino a Valencia".
Questo, appunto, Marc Marquez non lo ammette e invece protesta, anche se col passare degli anni diventa difficile credere il contrario. “Non è che non volessi superarlo, ma sorpassarlo significava correre un grosso rischio”, risponde Marc a GQ. E fa una precisazione: “Quello che riconosco apertamente nel documentario, quello che spiego insomma, è quello che ho vissuto in quelle settimane. Da lì, chi vuole vedere nero vedrà nero e chi vuole vedere bianco vedrà bianco. Chi vuole mettersi nei panni di un ragazzo di 22 anni che ha vissuto tutto questo, invece, lo vedrà grigio”. Altra cosa - e va detto - a cui è difficile non credere. Marc 22 anni li aveva davvero e quel finale di stagione non dev'essere stato un buon periodo nemmeno per lui.
Poi Marquez chiude il discorso tornando a parlare di Valentino: “Una frase che mi definisce molto bene è 'ho carattere, ma più palle'. Cioè ho carattere, ma non andarmi contro perché poi sarà peggio. Le persone spesso mi chiedono cosa cambierei del 2015, e penso che quello che cambierei è il modo in cui Valentino ha gestito la fine dell'anno. Quando non sei il più veloce in pista, cerchi di mescolare le cose per vedere come riesci a cavartela”