Sulle tribune di Buriram viene inquadrata una ragazza con un cartello che quest’anno non si era mai visto: “Marc Marquez 9, step by step”. Primo tempo nelle FP1, quarto tempo nelle FP2. Domani, sotto la pioggia, potrà fare meglio. E fare meglio quando sei stato primo, per Marc Marquez, significa tornarci ancora e farlo così, guidando una moto che fino ad Aragon sembrava una catastrofe e con un braccio martoriato da quattro operazioni in due anni. Marc la stanchezza la sente e la moto la soffre, la gioia di essere di nuovo sé stesso però è di più. Alla Sorrentino: non si è disunito. Alla Marquez: vengo a prendervi.
“Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, che era quello di migliorare gara dopo gara”, ha raccontato dopo le libere del venerdì. “Qui stavo meglio rispetto al Giappone e in Giappone stavo meglio rispetto ad Aragon, miglioriamo ad ogni turno. Oggi siamo stati veloci sia con gomme nuove che usate e sento i miglioramenti, anche se c'è la possibilità di perdere un po’ di forza col passare dei turni. È vero, la pioggia potrebbe aiutarmi, ma mi sento competitivo anche sull’asciutto".
Nelle FP1 è caduto perché, ormai è ufficiale, è tornato a fare le cose alla sua maniera, ovvero assaggiare l’asfalto in prova per poi mangiarselo in gara. Ha chiuso il turno a sportellate con Jack Miller (la colpa era di Tetsuta Nagashima, troppo lento per entrambi) e questo la dice lunga su quanta voglia abbia di mettersi davanti. Il potenziale, tra quel giro e quello prima, quando ha dovuto mollare a causa di una bandiera gialla, c’era tutto. Le telecamere della regia internazionale vanno a pescarlo di continuo con la consapevolezza di chi ha ritrovato un diamante nella casa appena svaligiata: Marquez serve, qualsiasi cosa faccia. Se vince regolando i più giovani anche di più. Lui come sempre lo sa perché ha la visione d’insieme dei fuoriclasse (e le televisioni nel box), così quando viene inquadrato mentre si massaggia la spalla scoppia a ridere: vi vedo, vi tengo d’occhio. Non solo, di quel momento ci pubblica anche un reel sui social con le parole in sottofondo di Jim Rohn, famoso motivatore statunitense: “Mi chiedi come mai mi sono già alzato? Se tu dovessi arrivare dove devo arrivare io ti saresti alzato anche tu. Se dovessi incontrare chi devo incontrare ioti saresti alzato anche tu”. Ad aspettarlo nel 2023, quando tornerà a giocarsi un mondiale, ci sono un calendario nuovo, piloti velocissimi, moto diverse e, forse, lo spettro della diplopia. Oggi però, Marc Marquez è tornato ancora.