Era il 2013 e in MotoGP, dopo tanto tempo, cambiava il format del weekend di gara. La tradizionale sessione di qualifica di 50 minuti del primo pomeriggio di sabato veniva spezzata in FP4, Q1 e Q2. Le prove libere di venerdì e sabato mattina diventavano meno “libere”, poiché determinanti per scavallare la prima eliminatoria e giocarsi direttamente la pole position. Oggi, dieci anni dopo, il format cambia ancora. Nel 2023 i fine settimana della MotoGP saranno diversi da quelli odierni, complice la tanto discussa introduzione della Sprint Race. La distanza di questa gara, che si disputerà alle 15 di sabato, sarà dimezzata rispetto a quella canonica della domenica, così come dimezzati (per difetto) saranno i punti che la Sprint Race assegnerà ai piloti. Il vincitore del sabato prenderà 12 punti, al 2° ne verranno destinati 9, 7 al 3°. E poi a scalare fino al nono classificato, ultimo pilota a punti del sabato di gare che verrà.
Nel 2023 la MotoGP, al contrario di oggi, scenderà in pista sempre dopo i turni della Moto2. La cilindrata intermedia, nell’arco del weekend di gara, subirà una riduzione del tempo effettivo in pista pari a mezz’ora. La Moto3 invece, durante i fine settimana di gara, avrà a disposizione 40 minuti in meno per provare. Risultato in gran parte dovuto alla cancellazione del Warm Up per le classi propedeutiche; il turno di riscaldamento della domenica mattina – accorciato di 10 minuti - verrà mantenuto solo dalla MotoGP. La top class vedrà, inoltre, la rimozione delle attuali FP4, sempre preziose per immagazzinare dati e testare le gomme in previsione gara. Per questo motivo il secondo turno di prove del venerdì verrà allungato a 60 minuti, con le sole FP1 ed FP2 rilevanti per accedere direttamente tra i 10 che si giocheranno la pole. Le qualifiche (Q1 e Q2) si svolgeranno al sabato mattina, precedute da una FP3 di 30 minuti. Si tratta, nel complesso, di un cambiamento rilevante per gli addetti ai lavori, soprattutto dal punto di vista logistico. Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati Corse, ha analizzato la novità: “Forse era ora di introdurre qualcosa di nuovo in MotoGP. Ovviamente ci sono state delle discussioni prima della pubblicazione del nuovo concept, a partire dalla presentazione del progetto in Austria fino alla pubblicazione di tutti i dettagli in Aragona. Il format è stato discusso nei particolari tra Dorna e team. La Gara Sprint dovrebbe aiutare a generare più attenzione per i fan, per la televisione e altri media. Va bene."
Il dirigente di Borgo Panigale, come riportato dai colleghi di Speedweek, ha poi approfondito la questione: “Bisogna tenere conto di alcuni aspetti. Ad esempio, volevamo assicurarci che le fabbriche potessero sbarcare il lunario con lo stesso numero di motori a stagione. Dovevamo anche accertarci che i meccanici potessero riparare e controllare la moto dopo un’eventuale caduta nella Gara Sprint. Per questo abbiamo insistito affinché il warm up di domenica mattina venisse mantenuto, anche se ridotto a 10 minuti. Pensiamo che bastino dieci minuti per verificare la funzionalità della moto domenica mattina. Ci sono squadre che installano motori nuovi il sabato sera per la gara di domenica. Quindi è giusto, soprattutto per motivi di sicurezza, verificare che tutto funzioni”.