Terzo episodio di dipolpia in dieci anni, terzo infortunio che lo costringe a saltare almeno un Gran Premio negli ultimi due. I numeri di Marc Marquez fanno impressione anche quando non si tratta di record e vittorie: nessun pilota, nell’epoca moderna e forse non soltanto, è finito in un incubo simile. Per questo, a ragione, molti credono che a breve Marc Marquez deciderà di ritirarsi. Vivere una vita normale, per quanto lontana dalle corse, è meglio che rischiarne una diversa per sempre, con la vista sdoppiata e tutti i limiti che ne derivano. C’è anche chi ha detto che se tornerà sarà controvoglia e solo perché oggi Marc Marquez è la MotoGP: Dorna, Honda, gli sponsor e il pubblico hanno bisogno di una storia come la sua per vendere e che, di conseguenza, la famiglia dovrebbe tenerlo a casa. Qualcun'altro aggiunge che Alberto Puig, Team Manager di HRC, stia usando lo spagnolo come carne da macello.
La prima domanda su Marc Marquez quindi non è se riuscirà a recuperare la vista o meno (più di un se si tratta di un quando) ma se deciderà di tornare in pista dopo l’ennesimo stop. La risposta con tutte le probabilità è si, tornerà a guidare. Questo perché i medici, durante il recupero invernale in seguito all’incidente di novembre, glielo hanno detto chiaramente: la vista è tornata ma con un brutto incidente rischieresti di comprometterla ancora. Lui sapeva di andare incontro a questa eventualità, anche se magari si aspettava di doverci fare i conti più avanti o magari non doverli fare per niente.
La risposta più eloquente poi è in un video di dieci secondi pubblicato dallo stesso Marc Marquez: lui entra in curva di traverso, il traverso è spaventoso e la moto si scompone, Marc la rimette in riga. Sopra scrive: “questo lo faccio per divertirmi”, riprendendo la hit del rapper portoricano Residente. Il messaggio è breve quanto chiaro: lo fa perché gli piace, tornerà a farlo nonostante tutto.