Marc VDS s’è arresa, ma ha pure rilanciato. Il patron della squadra già più volte campione del mondo della Moto2, Van der Straten, ha infatti definitivamente capito che le possibilità di portare il suo team in MotoGP non esistono. E, quindi, ha deciso di investire in Superbike, entrando nel mondiale insieme a Ducati (MOW aveva già anticipato tutto qui) e portando in dote l’esperto pilota Sam Lowes.
Le premesse sono quelle di chi non intende andare a fare la semplice comparsata e, anzi, anche l’ambiente considera già la nuova squadra tra quelle che sicuramente riusciranno a creare qualche grana alle ufficiali. Anche perché il pilota scelto non è l’ultimo arrivato e ha già più volte sfiorato il mondiale in Moto2. Un obiettivo a cui Sam Lowes crede ancora, anche in questa sua ultima stagione nel motomondiale, o, in subordine, vuole provare a dare una mano al suo compagno di squadra, Tony Arbolino, che attualmente guida la classifica generale davanti a un Pedro Acosta in netto recupero.
“Abbiamo ancora dodici gare in questa stagione – ha spiegato Lowes - e sono un po' triste che non ce ne siano altre perché è davvero una grande classe la Moto2. Abbiamo mostrato una buona velocità in questa stagione, ma non abbiamo ottenuto i risultati giusti ogni fine settimana. Ho degli obiettivi che voglio raggiungere. Sono pienamente motivato e voglio finire la stagione nel miglior modo possibile. Siamo in testa al campionato a squadre, voglio lottare per i primi classifica generale e contribuire ad assicurarmi il titolo a squadre. Sarebbe una grande conclusione per la mia carriera da GP". Il nome di Tony Arbolino non lo fa, ma è chiaro che, al di là degli obiettivi personali e del sogno di uscire di scena da campione del mondo, la missione di Lowes è quella – nonostante qualche screzio subito chiarito nei giorni scorsi – di mettersi a disposizione del giovane compagno di squadra italiano per regalare alla squadra di Marc VDS il quarto titolo mondiale di Moto2, dopo quelli già conquistati da Tito Rabat, Franco Morbidelli e Alex Marquez. Lowes, tra l’altro, sembra consapevole che la Superbike, per quello che è il suo stile di guida, potrebbe essere l’ambiente perfetto per lui.3 in
“Il mio obiettivo è sempre stato quello di competere nel Campionato del Mondo Superbike - ha ammesso il 32enne - Dopo aver vinto il Mondiale Supersport nel 2013 sarebbe stato un passaggio normale, ma allora ho deciso di provare il paddock della MotoGP e cedere al richiamo del motomondiale. Sono orgoglioso della mia carriera e mi sono divertito, però penso che ora sia il momento giusto per passare al Campionato Mondiale Superbike e provare una nuova moto. Credo anche in me stesso e so che posso ottenere cose buone". Anche perché la moto scelta è una Ducati Panigale V4 quasi del tutto simile a quella che sta già dominando la categoria con Alvaro Bautista.