Vedere una rossa vincere a Monza è sempre una grande, indescrivibile, emozione. Se poi questa monoposto porta, sul musetto, il numero 16 ormai famoso per essere quello, in Formula 1, di un certo Charles Leclerc, il sentimento si moltiplica per i tantissimi appassionati e tifosi Ferrari presenti al Tempio della velocità nel weekend della 6 Ore del Wec. A portare la monoposto numero 16 al successo, nella gara 3 della neonata F1 Academy - la serie cadetta dedicata alle giovani ragazze che sognano un futuro in Formula 1 - è la giovanissima pilota filippina Bianca Bustamante, una delle grandi protagoniste di questa stagione.
Dopo un inizio di weekend sfortunato, in quel di Monza, Bianca è così riuscita a capitalizzare il risultato di gara 3 e salire sul gradino più alto del podio tra l'emozione del suo team e la sua felicità incontenibile. Per Bianca, come per molte altre giovani pilote, l'opportunità della F1 Academy è un sogno che sa di futuro: visibilità, sponsor, accesso a occasioni che - se fortunate - potranno capitalizzare in vista dei prossimi anni di scalata verso l'obiettivo della massima serie.
"Serviranno molti anni ancora" ha sottolineato Susie Wolff, Chief manager della F1 Academy, perché il vero punto di arrivo è quello di portare in Formula 1 la prima donna - dopo moltissimi anni di assenza dalla classe regina del motorsport - per meriti sportivi, e non per una mera questione di marketing, così da poter costruire basi importanti per il futuro delle donne in Formula 1, avendo un modello di successo sul quale basarsi. Ed è proprio con il talento e la determinazione che spera di poter emergere la 18enne filippina classe 2005 Bianca Bustamante, che fin da giovanissima si è distinta nel mondo dei kart per i meriti sportivi. Fondamentale, come spesso succede in questo mondo, la figura del padre che l'ha sostenuta e aiutata negli anni determinanti per la crescita sportiva aiutandola a emergere non solo in Asia, dove la sua carriera è iniziata, ma anche in Europa, America e Australia: "Mio padre era impegnato in tre lavori per mantenere la famiglia - ha detto la ragazza in una recente intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport - Sin da piccola avevo la consapevolezza che la nostra situazione economica non era florida. Per questo sono ancora più grata a mio padre per avermi permesso di sviluppare la mia passione".
Dopo aver vinto la China Grand Prix Kart Scholarship per ben quattro volte e il famoso Macao International Kart Grand Prix per tre volte, Bianca nel 2015 è passata al SKUSA SuperNationals, una delle più grandi competizioni di kart negli Stati Uniti, dove si è qualificata con un impressionante quarto posto su 91 partecipanti al suo primo tentativo. Il continuo miglioramento, la costanza e la voglia di emergere nel 2021 l'hanno portata ad essere l'unica asiatica selezionata per la borsa di studio FIA Girls on Track - Rising Stars 2021.
Nel 2022 un anno intenso dominato dalla presenta nella W Series, nell'Indian Racing League e nella USF Juniors. La conclusione anticipata della W Series e l'arrivo della F1 Academy hanno cambiato i suoi piani per il 2023, anno di grande importanza e di impegni rilevanti per il futuro tra Italian F4 Championship e Formula 4 UAE Championship.
“Molte persone si focalizzano sull’obiettivo. Io cerco di godermi il viaggio in tutti i suoi aspetti. Sia quelli più piacevoli che quelli più impegnativi. Voglio assaporare il piacere di essere un’atleta a 360 gradi” ha raccontato Bianca nel corso di un'intervista, dimostrando che nonostante il duro lavoro iniziato da giovanissima, e i tanti sacrifici fatti per arrivare dov'è oggi, il concetto del "successo" non può rovinare il senso del percorso. E la vittoria di Monza, così come tutto quello che sta succedendo in quest'anno pieno di cambiamenti, fanno parte proprio di quel viaggio che la pilota non vuole perdersi.