Sei team ufficiali con sei squadre satellite, 24 piloti in griglia e nessun doppione dei doppioni. La MotoGP ideale secondo Carmelo Ezpeleta e Dorna dovrebbe essere fatta così e margini per cambiare le prospettive al momento non ce ne sono. Lo ha confermato anche Hervè Poncharal, patron del Team tech3 e quindi molto al dentro di tutte le questioni che riguardato il marchio austriaco KTM.
“Io non so se davvero KTM ha chiesto di poter essere in griglia con sei moto, ma sono sicuro che nessuno entrerebbe in MotoGP per un solo anno, perché l’investimento sarebbe troppo importante e quindi non ammortizzabile” – Il manager francese, quindi, spiega quali potrebbero essere le ragioni del tira e molla tra KTM e Dorna, con il marchio austriaco che, chiaramente, non ci pensa nemmeno lontanamente a fare solo da tappabuchi per una sola stagione, in attesa che altri occupino nel 2025 lo spazio lasciato libero da Suzuki.
“Per quanto ne so – dice ancora Poncharal – i marchi in dubbio sono Kawasaki e BMW, mentre Triumph ha già fatto sapere di essere contenta così con la Moto2. I posti che ci sono, quindi, sono per Kawasaki e BMW e difficilmente saranno occupati da altri”. Se la trattativa con il colosso giapponese e quello tedesco è realmente in piedi, però, non è dato saperlo in via ufficiale e lo scenario della MotoGP, almeno per un altro anno, resterà quello attuale.
Gli unici aggiustamenti potrebbero riguardare, eventualmente, un riequilibrio rispetto ai team satellite, con Hervè Poncharal che però ha una sua specifica idea anche su questo. “Io sono stato in Yamaha per 20 anni – ha spiegato - Quando ho cambiato, mi piaceva l'atteggiamento di Stefan Pierer, Hubert Trunkenpolz, Pit Beirer… Sì, la loro moto non era così competitiva, ma ho cambiato perché mi sentivo in linea con queste persone che volevano lavorare insieme. Volevano anche avere un team satellite e sostenerlo pienamente. Questo è importante per loro. Gresini, VR46 e Pramac invece sono con Ducati perché è stato il miglior accordo che potevano ottenere in termini di prestazioni e supporto. Non mi piace l’idea che possano esserci imposizioni, è giusto che ogni squadra privata decida di correre con la moto che più ritiene adeguata. Amo la libertà e il libero mercato. C'è chi dice che 8 Ducati sono troppe e uccidono il campionato, ma ogni squadra satellite può scegliere quello che vuole. Non puoi dettarlo. L'Aprilia ha fatto un'offerta a Gresini, ma loro volevano andare in Ducati. Alcune persone dicono che il team VR46 dovrebbe andare alla Yamaha, ma non resta che chiedere a Bezzecchi e Marini se vogliono cambiare”.